Giovedì 18 Aprile 2024

Bologna, quel salto di qualità che non arriva mai

Rossoblù deficitari negli incontri che potevano sancire il definitivo salto di qualità. Le occasioni sprecate iniziano a essere tante

Roberto Donadoni

Roberto Donadoni

Bologna, 11 dicembre 2017 – Ci sono stati nel corso di questa stagione 4 possibili turning point per il Bologna, praticamente tutti falliti. La ricerca del definitivo salto di qualità è ancora in atto, e non si sa quando potrà arrivare. Il Bologna resta nella terra di mezzo, quella della tranquillità ma anche della noia, del gioco a sprazzi, degli alti e bassi. Il primo certamente è stato quello di Bergamo, con i rossoblù reduci da 14 punti in 8 giornate. Di fronte una Atalanta stanca dagli impegni europei e priva del Papu Gomez. Eppure i felsinei, nonostante non ci fossero patemi di classifica, apparirono piatti, impauriti, solo speranzosi di strappare un punticino senza il vero coraggio di andarselo a prendere. Lì iniziò la striscia di quattro sconfitte consecutive che portò addirittura il Bologna a rischiare in quel di Verona. In realtà, i rossoblù ebbero la grande chance di reagire alla quarta di queste partite, quella interna con il Crotone, ma anche lì gli uomini di Donadoni caddero al Dall’Ara nonostante fossero andati due volte in vantaggio con le famose due punizioni con piedi diversi di Verdi. Se il Bologna avesse vinto quella partita sarebbe rimasto in scia alla Samp, poi battuta al Dall’Ara qualche settimana più tardi.

CAGLIARI E MILAN – Le ultime due prove di maturità sono state quelle contro Cagliari e Milan. Al cospetto dei sardi il Bologna doveva confermare l’ottima prestazione contro la Samp, invece è arrivato un pareggio in extremis nella ripresa dopo un primo tempo opaco e un risultato salvato da una parata di Mirante su Ionita. Anche in quel caso, più che la continuità, è mancata la maturità per proseguire su un solco creato da qualche vittoria e qualche buona prestazione. Infine, la partita di ieri sera. La prestazione c’è stata, come in tante altre occasioni, ma a questa squadra sembra sempre mancare il centesimo per fare l’euro, la ciliegina sulla torta di una classifica che vedeva i rossoblù appaiati ai rossoneri. Ancora una volta, invece, un po’ per mancanza di lucidità nei pressi della porta, un po’ per timore e un po’ per qualche errore assortito, il Bologna è rimasto fermo al palo, mancando il definitivo salto di qualità. 4 partite, di cui 3 perse, che rischiano di rimanere nello scompartimento dei rimpianti, 4 partite fallite per essere lì dove i tifosi vorrebbero vedere la squadra, lì dove tecnicamente il Bologna forse meriterebbe di stare: vicinissimo alla Samp, davanti al Milan e tante altre.Dalle parti dell'Europa. E ora c’è la Juve al Dall’Ara…