Antonio Conte (Ansa)
Bologna, 23 ottobre 2017 - "Antonio Conte is clearly expecting to be sacked", "Antonio Conte sta aspettando chiaramente di essere licenziato". Questo il tweet postato in mattinata dall'account ufficiale del quotidiano "The Sun". In Inghilterra insomma sono sicuri che il matrimonio fra l'ex ct della Nazionale e il Chelsea sia alle battute conclusive. La vittoria in rimonta contro il Watford di sabato non sarebbe bastata a rasserenare degli animi che invece si fanno sempre più caldi. I Blues attualmente occupano il quarto posto in Premier League, a ben nove punti dalla capolista Manchester City. In Champions League le cose vanno decisamente meglio, anche se il pareggio interno con la Roma potrebbe complicare i piani in vista del girone di ritorno.
Gli scarsi risultati non hanno fatto altro che incrinare ancor di più un rapporto già incrinato di suo come quello fra Conte e il club. Il tecnico leccese non ha mai nascosto la sua insoddisfazione per la campagna acquisti estiva: un'accusa che non è piaciuta di certo alla società, delusa dall'andamento che la squadra sta tenendo in campionato. Nelle ultime settimane, sempre secondo il "The Sun", Conte sarebbe entrato in contrasto perfino con alcuni "senatori" dello spogliatoio, a causa di allenamenti a loro detta troppo duri. "I miei metodi di allenamento? Non sono cambiati rispetto alla scorsa stagione, quella in cui abbiamo vinto il titolo", la risposta stizzita dell'ex Juve.
Il nervosismo è alle stelle insomma, tanto che il Chelsea starebbe pensando al clamoroso esonero. Decisive le prossime tre gare, con Morata e compagni che affronteranno le due trasferte a Bournemoth e Roma, e ospiteranno il Manchester United, che li precede in classifica di quattro lunghezze. Insomma, da qui a due settimane il futuro dell'allenatore classe '69 sarà scritto in un senso o nell'altro. Intanto, il Milan sogna già il colpo da novanta a fine anno, quando con ogni probabilità Conte sarà deciso a cambiare panchina e chissà, magari tornare in Italia, della quale sente terribilmente la mancanza.