"Ancelotti, no alla Nazionale". E Tavecchio: "Debacle azzurra colpa di Ventura"

Indiscrezione del procuratore sportivo Giovanni Branchini, vicino in passato al tecnico emiliano. La Figc: "Non commentiamo notizie senza fondamento". Il presidente della Federcalcio in lacrime in un colloquio con le Iene

Carlo Ancelotti, ipotesi di un 'no ' alla Nazionale (foto Ansa)

Carlo Ancelotti, ipotesi di un 'no ' alla Nazionale (foto Ansa)

La delusione degli azzurri per la mancata qualificazione (Ansa)

Interpellato sul tema della panchina azzurra, alla viglia del match con l'Atalanta, il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti risponde: "Io ho la mia posizione ora. Mi piacerebbe allenare la Nazionale ma non ora. Voglio lavorare bene con l'Inter. Vedo bene però Ancelotti, ha il consenso degli allenatori, dei giocatori, di tutti. Per la nostra Nazionale bisogna mirare al meglio e lui è il meglio".

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Anche Sinisa Mihajlovic è convinto che Ancelotti "sarebbe il nome giusto per l'Italia. E' un grande allenatore, ha vinto tutto, ha guidato grandi club, ha il rispetto di tutti. Il problema è convincerlo, non so se ci riusciranno". L'allentaore del Torino aggiunge: "Per l'Italia è ora di ripartire, ma mi fermo qua, non è il mio compito. Io sono serbo e ho detto sì alla Nazionale del mio paese (nel 2012, ndr) dopo aver chiesto carta bianca perché era il momento di un cambio generazionale di cui adesso la Serbia sta godendo i frutti. Quando si prendono certe decisioni - ha aggiunto Mihajlovic - si deve guardare il proprio Paese, non se stessi, bisogna avere due attributi belli quadrati".

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Intanto Carlo Tavecchio non trattiene le lacrime a colloquio con le Iene che diffondono sui social l'anticipazione di un'intervista che andrà in onda domani sera: "La debacle è tecnica, dipende dalla scelta tecnica sbagliata della formazione". E aggiunge: «Si, l'allenatore l'ho scelto io non dormo da quattro giorni. Abbiamo giocato male, con gente alta: dovevamo aggirarli con i piccoletti che invece sono rimasti in panchina".