Mercoledì 24 Aprile 2024

Juventus, Agnelli deferito. "Non impedì rapporti con la malavita"

Il presidente bianconero: "Troppe volte il nome di questa società è stato infangato"

Andrea Agnelli (Imagoeconomica)

Andrea Agnelli (Imagoeconomica)

Torino, 18 marzo 2017 - Grane in casa Juventus. Il presidente Andrea Agnelli è stato deferito dalla Procura federale nell'ambito dell'inchiesta sulla gestone di biglietti e abbonamenti dello Stadium. Il deferimento, in particolare, riguarda il procedimento relativo i contatti tra presunti boss della 'ndrangheta con la curva bianconera ed esponenti del club. Al centro di questi presunti rapporti, che Agnelli ha negato, per quanto riguarda la sua persona,  proprio la gestione dei tagliandi per lo Stadium.  Ad annuciare il provvedimento lo stesso presidente della Juve in conferenza stampa a Vinovo. Insieme ad Agnelli, sono stati deferiti Francesco Calvo, ex direttore dell'area commerciale della società, Alessandro D'Angelo, security manager, e Stefano Merulla, manager della biglietteria. La motivazione della Procura, per Agnelli, è che non avrebbe impedito "a tesserati, dirigenti e dipendenti della Juventus di intrattenere rapporti costanti e duraturi con i cosiddetti 'gruppi ultras', anche per il tramite e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata". I tre derigenti e il club bianconero sono stati deferiti "per responsabilità diretta".

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LE PAROLE DI AGNELLI - "Nella giornata odierna, pochi minuti fa, mi è stato notificato un deferimento da parte della Procura Federale", ha detto Agnelli. "Questa società, i suoi dipendenti e il sottoscritto non hanno nulla da nascondere o da temere", ha aggiunto nella conferenza stampa improvvisata a Vinovo. E ancora: "Difenderò il buon nome della Juventus che per per troppe volte è stato infangato e sottoposto a curiosi procedimenti sperimentali da parte delle giustizia sportiva". 

Agnelli ha spiegato che "per evidenti motivi non rispondo nel merito del provvedimento oggi davanti a voi, perché penso che sia doveroso farlo davanti alla giustizia sportiva". Quindi rivolto alla stampa, il presidente della Juventus dice: "Vi invito tuttavia ad essere a vostra volta testimoni e non strumenti per conclusioni pregiudiziali che sarebbero a mio avviso sbagliate e in pieno contrasto con quelle tratte dalla giustizia penale".

ELKANN - "Sono certo che la piena disponibilità della Juventus a collaborare con la giustizia farà emergere la totale estraneità della Società agli addebiti mossi". Lo afferma John Elkann, presidente di Exor, holding della famiglia Agnelli proprietaria della  Juventus. "Desidero ribadire la mia totale fiducia - sottolinea - nell'operato di mio cugino Andrea, che ha guidato la Società e il suo gruppo dirigente fino ad oggi, e che continuerà a farlo anche in futuro".