Giovedì 25 Aprile 2024

Calcio e soldi, nuova rivoluzione. Il Dragone mangia i diritti tv

Ombre cinesi su Infront, la società che gestisce il miliardo destinato ai club di Serie A

Società calcistiche divise su chi affidare i diritti di trasmettere le partite di serie A

Società calcistiche divise su chi affidare i diritti di trasmettere le partite di serie A

Firenze, 29 gennaio 2014 - Il calcio italiano vive e sopravvive grazie ai diritti tv. Una torta molto ricca, intorno al miliardo di euro all’anno, spartita fra i club di serie A. E che potrebbe finire sotto il controllo cinese. Il nostro campionato, senza stadi di proprietà, con incassi ridotti rispetto agli altri paesi per quanto riguarda spettatori, marketing, indotto vario, è sempre più dipendete dalle televisioni.

Una cassaforte gestita da Infront, la società che dal 2008 è l’advisor della Lega. E non solo il campionato: da ottobre, Infront gestisce anche i diritti della nazionale, in base a un accordo con la Figc che garantisce alle casse federali un minimo garantito di 57 milioni per il quadriennio 2015-18. Infront Italy, ex Media Partners, presidente Marco Bogarelli, una sede di tremila metri quadri nella periferia Est di Milano con 160 dipendenti, è la costola italiana di Infront, la società che vende i diritti tv delle manifestazioni che organizza la Fifa e che è presieduta da un nipote illustre: Philippe Blatter. In nome dello zio, il colonnello Sepp, gran capo del calcio mondiale.

Quando si dice le coincidenze. I buoni rapporti sono tutto, nel calcio. Prendiamo il sistema italiano. La società Infront, oltre ai diritti tv per conto della Lega, gestisce anche la parte commerciale e di marketing di dieci club: Milan e Lazio in testa, seguite da Atalanta, Chievo, Genoa, Palermo, Sampdoria, Udinese, Verona, la Roma per la parte legata ai media e il Bari in serie B. Bene, quando si è trattato di votare in Lega e in Figc, l’asse Galliani-Lotito ha sostenuto Beretta e Lotito, con lo schieramento compatto dei club in orbita Infront.

Ha le chiavi del calcio italiano, la Infront, ed è un colosso mondiale, con 25 uffici fra Europa ed Asia. Proprio dalla Cina arriva l’ultima scossa, secondo un’anticipazione del Corriere della Sera: il gruppo cinese Dalian Wanda (un impero nelle sale cinematografiche) è interessato all’acquisto di Infront. A capo del gruppo c’è un signore che si chiama Wang Jianlin, entrato da pochi giorni anche nella proprietà dell’Atletico Madrid, nonchè secondo uomo più ricco della Cina con un patrimonio personale di 16,2 miliardi di dollari. Tutto cambia, ma se il nostro calcio riuscisse a camminare un po’ di più, come in passato, con le proprie gambe, forse sarebbe meglio.