Mercoledì 24 Aprile 2024

Bologna sprecona, ma la testa è già alla Fiorentina

L’1-1 con il Chievo fa salire a 8 i punti buttati via nelle ultime 5 gare, in cui i rossoblù si sono fatti rimontare 4 volte un gol di vantaggio nella ripresa. E per Maietta si teme un lungo stop.

Mbaye dopo l'1-1 con il Chievo

Mbaye dopo l'1-1 con il Chievo

Bologna, 27 ottobre 2016 - Ormai sta diventando un complesso e quando il Bologna va in vantaggio i tifosi rossoblù tremano. Il copione si è ripetuto al Bentegodi per la quarta volta nelle ultime 5 partite: Genoa a parte, la squadra di Donadoni si è sempre portata in vantaggio per 1-0 per poi farsi rimontare nella ripresa. Il primo gol di Pulgar dal suo arrivo in Italia nell’estate 2015 non è bastato per tornare al successo dopo oltre un mese e per interrompere un digiuno in trasferta che dura da ormai 8 mesi e mezzo. L’ultimo colpo lontano dal Dall’Ara risale al 14 febbraio 2016, giorno in cui Mattia Destro segnò l’unica rete della gara di Udine. Ma il fatto più preoccupante è il vero e proprio tracollo psicofisico (più fisico che mentale) nel finale delle partite, anche se ieri il pareggio del Chievo è arrivato al 70’ per colpa di un’amnesia difensiva che ha permesso a Hetemaj di arrivare tutto solo in piena area e di crossare il pallone poi goffamente deviato da Mbaye nella propria porta. Sull’1-1 è stato panico puro, con i veronesi più volte vicini al gol della vittoria e con Da Costa ancora una volta nei panni dell’Angelo Salvatore. La brutta serata di Verona porta in dote anche un preoccupante infortunio per Mimmo Maietta, che proprio nell’azione del pareggio clivense ha riportato una distorsione al ginocchio destro, uscendo dal campo in barella. Nelle prossime ore il difensore calabrese sarà sottoposto agli esami del caso, ma l’impressione è che si tratti di qualcosa di serio e che Gastaldello resti a lungo orfano del suo compagno più affidabile ed esperto.

Sabato contro la Fiorentina tornerà con ogni probabilità titolare Helander, mentre Ferrari ha scavalcato Oikonomou nelle gerarchie per ammissione dello stesso Donadoni. E a gennaio il primo obiettivo del mercato dovrà essere un centrale difensivo affidabile. Nonostante tutto la classifica non è malaccio e il Bologna è 11° con 13 punti, ma il rammarico per averne lasciati sul campo almeno 8 nelle ultime 5 partite è grande e con un po’ di freddezze e di freschezza in più la graduatoria sarebbe ben più prestigiosa. Il flemmatico tecnico bergamasco dovrà cercare di instillare in fretta un po’ della sua proverbiale calma a una squadra ancora incapace di gestire il risultato. Intanto non c’è tempo per piangersi addosso visto che mancano solo due giorni alla gara del Dall’Ara con la Fiorentina, a sua volta reduce da un deludente 1-1 casalingo con il Crotone ultimo della classe. Anche Torosidis è uscito malconcio prima della fine e sulla fascia destra dovrebbe tornare titolare Mbaye; nella difesa titolare si rivedrà anche Helander mentre a centrocampo rientrerà Taider e in attacco solo Verdi è sicuro della conferma vista la nuova prestazione senza mordente di Krejci e la bocciatura di Mounier, rispolverato a sorpresa dopo quasi 6 mesi per poi essere rimesso in naftalina nell’intervallo. Oggi a Casteldebole va in scena l’ennesimo allenamento a porte chiuse di questo intenso periodo di gare ravvicinate. Intanto tra abbonamenti e biglietti sono già 17mila le presenze sicure per il derby dell’Appennino, a cui assisterà anche Joey Saputo. Ieri sera il patron italo-canadese era al Bentegodi e oggi sarà protagonista dell’assemblea dei soci chiamata a ratificare il bilancio e un nuovo aumento da capitale. Domenica il magnate di Montreal farà ritorno a casa, nella speranza di portare con sé qualche ricordo più lieto rispetto al pareggio di Verona.