Giovedì 25 Aprile 2024

Bologna, Donadoni: "Ci serve intensità. Saputo? Merita riconoscenza"

Il tecnico rossoblù alla vigilia della gara con il Genoa: i suoi uomini cercano di uscire dal momento difficile sotto gli occhi del presidente

Roberto Donadoni

Roberto Donadoni

BOLOGNA, 25 febbraio 2017 – Il Bologna è chiamato ad una reazione d’orgoglio a Marassi, contro una squadra altrettanto in crisi e reduce da sciopero del tifo e cambio allenatore. Dopo quattro sconfitte in fila i rossoblù dovranno affrontare la fame e l’aggressività del Genoa, marchio di fabbrica del grifone anche con il cambio di guida tecnica.

ATTEGGIAMENTO POSITIVO – Dura trovare motivazioni e sensazioni con un campionato ormai senza obiettivi tangibili e fatto solo di paragoni con il punteggio di un anno fa, ma di sicuro il Bologna non può perderle tutte da qui alla fine: “Noi dobbiamo lottare su ogni pallone, è arrivato il momento di raccogliere qualcosa – ha ammesso Donadoni – La squadra è consapevole del momento difficile ma ho visto un atteggiamento positivo e propositivo. Non basterà solo questo perché loro saranno aggressivi e noi dovremo fare altrettanto. Non so che modulo adotteranno, abbiamo preparato qualcosa difensivamente ma l’aspetto importante è lavorare su quello che sappiamo fare noi. Sciopero del tifo? Non dobbiamo pensare agli spalti e non dobbiamo dare modo al pubblico di infiammarsi. La nostra concentrazione è sul campo”.

DESTRO DISPONIBILE – La nota positiva è il ritorno in gruppo di Mattia Destro, Donadoni però non scioglie i dubbi su chi giocherà titolare domani tra lui e Petkovic: “Mattia si è reso disponibile stringendo i denti – ha affermato – Petkovic ha fatto bene nel secondo tempo contro l’Inter e ha lasciato una buona sensazione anche ai compagni. Lui e Mattia assieme? Possono coesistere, anche questo fa parte del processo di crescita”. Per Donadoni c’è anche un problema difensivo da risolvere, troppi gol presi allo stesso modo e tantissimi nell’ultimo quarto d’ora: “Dobbiamo essere più concentrati sull’uomo rispetto alla palla – ha ammesso Donadoni – Certi spazi in area di rigore non si possono concedere perché difficilmente la palla va in rete da sola. Siamo stati troppo ingenui”.

RICONOSCENZA PER SAPUTO – A dare la scossa alla squadra anche l’arrivo del presidente Joey Saputo che sarà in tribuna a Marassi. Il pensiero di Donadoni è chiarissimo: "A me i presidenti invadenti non piacciono, Saputo ha rispetto dei ruoli e ci sprona a dare di più responsabilizzandoci. Anche lui vive di emozioni e sa che il suo ruolo è fondamentale, merita riconoscenza. Vorrei che i giocatori uscissero dal campo consapevoli di aver dato tutto, la prima soddisfazione di aver fatto bene deve essere nostra".