Giovedì 18 Aprile 2024

Supercoppa Basket 2017, Peric spinge Venezia in finale

La Reyer batte 86-79 la Dinamo Sassari aiutata in maniera determinante dai 21 punti segnati in 18 minuti di impiego dal croato

Peric (LaPresse)

Peric (LaPresse)

Forlì, 22 settembre 2017 – La Reyer Venezia sconfigge 86-79 la Dinamo Sassari e raggiunge l’EA7 Milano nella finale di Supercoppa che si giocherà domani pomeriggio alle 18: la svolta del match per gli orogranata è arrivata tra primo e secondo quarto quando sono riusciti a strappare ai sardi – oggi privi degli infortunati Scott Bamforth e Will Hatcher – l’inerzia del match con un parziale mortifero di 18-0 ispirato dalle giocate di un tarantolato Hrvoje Peric, autore di 21 punti in 18 minuti. Oltre a Peric merita una menzione d’onore anche Andrea De Nicolao (10 punti, 3 palloni recuperati e 2 assist) che con il suo ingresso in campo ha cambiato il ritmo della gara annullando il buon inizio dei biancoblu a cui non sono bastati i 23 punti e 8 rimbalzi di Achille Polonara e i 14 di Shawn Jones, protagonista di un inizio gara devastante. “Abbiamo cominciato male – ha spiegato a fine gara Peric – poi l’entrata di Andrea ci ha dato in aggiunta grande aggressività e ci ha consentito di entrare in ritmo partita. Credo che alla fine abbiamo vinto con pieno merito” Partenza a razzo della Dinamo che sfruttando un’ottima difesa e un altrettanto eccellente conduzione della transizione si porta sul 7-0 nei primi 3 minuti di gioco. L’impatto e la fisicità di Jones (suoi 8 dei primi 15 punti della Dinamo) sono un vero e proprio rebus per la difesa della Reyer che scivola in un amen a -10 (15-5). Gli ingressi in campo di Biligha e di De Nicolao cambiano le carte in tavole e scuotono la Reyer che, anche grazie a 5 punti ravvicinati di Bramos, riduce sensibilmente il gap (15-12). A 9” dal suono della prima sirena arriva addirittura il canestro del pareggio che porta la firma di Peric il quale, sfruttando alla perfezione una penetrazione di un più che positivo De Nicolao, mette il punto esclamativo sul primo quarto con la bomba del 15-15. Il buon momento degli orogranata i quali, approfittano dell’assenza di Jones, prosegue anche ad inizio secondo quarto quando Johnson e Peric trascinano la Reyer sino al +8 chiudendo un parziale clamoroso di 20-2 (23-15). Il rientrante Jones, Pierre e Stipcevic tengono in scia la Dinamo che a 4’ dal termine del primo tempo si ritrova ad un solo possesso dagli avversari dopo essere riuscita ad attraversare pressoché indenne la tempesta (27-24). Randolph pesca dal cilindro addirittura il -2 ma subito arriva la replica di De Nicolao, che manda a bersaglio addirittura due triple in un fazzoletto di secondi, che ricacciano indietro i biancoblu (35-29). Gli ultimi 30” del primo tempo sono scoppiettanti: Polonara accorcia le distanze da sotto e dall’altra parte Peric chiude i conti con il gioco da tre punti del 38-31 su cui le squadre vanno negli spogliatoi. L’abbrivio lagunare in apertura di secondo tempo è decisamente positivo: dalla bomba centrale di Ress nasce infatti il +10 dei campioni d’Italia. La Dinamo, nonostante le rotazioni ridotte all’osso, non molla e abbozza un nuovo tentativo di recupero appoggiando il peso del proprio attacco su Polonara che mettendosi in proprio griffa il -5 biancoblu (43-38). L’ennesima doccia fredda per la Dinamo però è dietro l’angolo e si concretizza quando Johnson accarezza la retina con un siluro da distanza siderale. L’antisportivo di Jones su Ress costa a Sassari altri 4 punti subiti che fanno schizzare Venezia sul 50-40. Un disavanzo che cala lievemente nelle ultime battute del terzo quarto nel momento in cui Planinic prima e Pierre poi spingono Sassari a due soli possessi – seppur pieni – dalla Reyer (63-57 al 30°). Il duello dalla lunga distanza tra Bramos e Polonara apre l’ultima frazione del match che si infiamma ulteriormente quando Bramos subisce da Pierre un antisportivo. La classica goccia che fa traboccare il vaso degli orogranata i quali riprendono rapidamente quota scavalcando ancora la doppia cifra di vantaggio (72-61). Nonostante un paio di intuizioni felici di De Vecchi e Polonara, però, il pallino dell’inerzia resta saldamente nelle mani della Reyer che nel finale conduce in porto la gara senza alcuna difficoltà, aiutata da un paio di canestri pesanti di Haynes.

MATTEO AIROLDI