NBA, Mike D'Antoni: Harden giocatore straordinario

Il nuovo coach dei Rockets ha elogiato James Harden in una lunga intervista concessa ai media americani

Mike D'Antoni (LaPresse)

Mike D'Antoni (LaPresse)

Houston (Stati Uniti), 14 Settembre 2016 – Il coach italo-americano Mike D'Antoni – visto nel nostro campionato prima da giocatore dell'Olimpia Milano con cui ha conquistato 5 Scudetti 2 Coppe dei Campioni e diversi altri trofei e poi da allenatore sempre a Milano e successivamente a Treviso – ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale della NBA in cui ha parlato della sua nuova avventura agli Houston Rockets che allenerà dalla prossima stagione. Al suo fianco per poter potenziare al massimo la fase difensiva e poter puntare a grandi traguardi D'Antoni ha scelto Jeff Bzdelik come nuovo coordinatore della difesa dei texani, un professionista da lui molto stimato: “Ogni coach ha le sue fissazioni e pensa sempre che non ce la farà a vincere. Durante l'anno avremo molte sfide da affrontare e servono persone giuste come Jeff per vincerle.”

I Rockets però quest'anno non potranno più fare affidamento su Dwight Howard passato agli Atlanta Hawks. L'ex coach di Milano però non fa drammi perché sa che potrà fare affidamento su nuovi arrivi di grande calibro come Ben Gordon e Ryan Anderson e soprattutto su un giocatore di valore assoluto come James Harden che lui stesso ritiene tra i migliori della lega: “Abbiamo una grande organizzazione, dei fans fantastici e un giocatore straordinario come Harden che è tra i più forti di tutta la NBA. Il modo in cui si muove, controlla e passa la palla e il modo in cui tira è semplicemente sensazionale. Non vedo l'ora di poterlo allenare. E' un giocatore molto ricettivo ed in condizioni atletiche straordinarie. Sarà molto divertente lavorare con lui perché desidera giocare nel modo in cui io voglio allenare. E' questo che lo rende un grande.”

L'unica critica che si può muovere ad Harden è che trattiene un po' troppo la palla nelle mani ma anche su questo D'Antoni ha le idee chiare: “E' vero ma anche Steve Nash e Chris Paul sono giocatori che amano tenere in mano la palla e nonostante questo fanno sempre una buona giocata. Lo stesso vale per Harden: quando gli arriva la palla fa sempre una buona giocata perché non tira mai marcato da tre uomini e non fa mai passaggi errati. Ha un'efficienza straordinaria”.

La cosa importante, conclude il coach sarà il rispetto dei ruoli e del piano di gioco: “So cosa voglio vedere in attacco e anche in difesa. L'impegno profuso sulle due fasi dovrà essere uguale”.