Mercoledì 24 Aprile 2024

NBA, Kevin Durant compie 28 anni

KD spegne oggi 28 candeline e festeggia il primo compleanno da giocatore dei Warriors con cui non vede l'ora di giocare e vincere

Kevin Durant a Rio (LaPresse)

Kevin Durant a Rio (LaPresse)

Oakland (Stati Uniti) 29 Settembre 2016 – Kevin Durant spegne oggi 28 candeline e festeggia il suo primo compleanno da giocatore dei Golden State Warriors, franchigia dove è approdato dopo 8 anni trascorsi agli Oklahoma City Thunder per provare a vincere l'anello, la cosiddetta ciliegina che gli manca per completare un palmarés di assoluto rispetto che può già contare su due ori olimpici (Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016) e un oro mondiale conquistato in Turchia oltre a diversi titoli tra cui quello di miglior marcatore della stagione, un titolo di miglior giocatore della regular season, la palma di miglior giovane della NBA conquistata nel 2008 e ben 7 partecipazioni agli All Star Game di cui è stato MVP nell'edizione del 2012.

La sua scelta di passare ai Warriors – team reduce dalle Finals e da un'annata in cui hanno fatto registrare il record assoluto di 73 vittorie in stagione regolare – superando anche i Bulls di Michael Jordan – ha scatenato le reazioni negative di tanti tifosi e anche alcuni addetti ai lavori che hanno bollato la sua scelta come “la più comoda possibile” ma lui non ci pensa e pochissimi giorni fa, alla sua prima apparizione ufficiale da giocatore dei Warriors, Durant ha messo subito in chiaro i suoi obbiettivi per questa stagione: “Sono molto emozionato – ha detto Durant al “media day dei Warriors” – e cercherò di impegnarmi per entrare a far parte nel miglior modo possibile di questa grande organizzazione. Non vedo l'ora di giocare perché sono davvero felice e carico. Dovrò solo cercare di essere sempre concentrato e aggressivo per centrare gli obbiettivi. Sono nel team migliore che mi potesse capitare e voglio lasciare un segno qui. Ho giocato 8 anni con Westbrook che è un play diverso da Steph Curry ma credo che il passaggio al nuovo tipo di gioco possa essere più semplice di quanto possa pensare la gente. Soltanto il campo però potrà dirci come poter integrarci al meglio. La cosa che più mi interessa quando sono in campo è cercare di individuare la posizione migliore per prendere buoni tiri ed evitare di sprecarli. I Warriors da quello che ho potuto vedere muovono molto bene la palla e sarà davvero divertente ed interessante poter giocare insieme ai ragazzi”.