Nba, i Warriors travolgono gli Spurs e volano alle Finals

I californiani completano lo "sweep" ai danni degli Spurs aggiudicandosi anche gara 4 per 129-115 e vincendo per il terzo anno di fila la Western Conference. Ora alle Finals attendono la vincente della sfida tra Cavs e Celtics

Steph Curry (LaPresse)

Steph Curry (LaPresse)

San Antonio (Stati Uniti), 23 maggio 2017 - I Golden State Warriors vincono per il terzo anno di fila la Western Conference e staccano il lasciapassare per le Finals che mettono in palio l'ambito anello NBA dove affronteranno la vincente della finale dell'Est che si stanno contendendo i Boston Celtics e i Cleveland Cavaliers i quali conducono la serie per 2-1. 

I Warriors questa notte hanno completato lo "sweep" ai danni dei San Antonio Spurs vincendo nettamente (129-115) anche gara 4 e portando così a casa il dodicesimo successo in questi playoff a fronte di una casella sconfitte rimasta ancora intonsa: si tratta dell'ennesimo primato assoluto portato a casa dai californiani in questo magico triennio in cui hanno saputo costruire una vera e propria corazzata. Niente da fare quindi per i texani che, in quella che è stata probabilmente l'ultima gara in carriera di Manu Ginobili - a cui l'AT&T Center di San Antonio ha tributato una lunghissima standing ovation al momento della sua ultima sostituzione - hanno ceduto il passo ai californiani  i quali già nel primo quarto - concluso avanti 31-19 -  hanno dato al match l'impronta a loro più congeniale spinti dalle giocate di un sontuoso Steph Curry (per lui 36 punti in 34 minuti con anche  6 assist e 5 rimbalzi) e di Kevin Durant che di punti ne ha segnati 29. Le assenze di Parker, Leonard e David Lee (confermata la rottura del tendine rotuleo) ancora una volta hanno pesato e non poco nelle file dei bianconeri  che di fronte si sono trovati una macchina da guerra che non ha perdonato loro il benché minimo errore chiudendo la serata con il 55.8% al tiro e stravincendo la battaglia a rimbalzo (53-41).

Ad impreziosire poi la grande serata dell'MVP Steph Curry c'è anche il fatto che il numero 30 di Golden State con le 5 bombe segnate su 13 tentativi ha superato un mostro sacro come Kobe Bryant nella classifica dei migliori tiratori da tre punti ai playoff NBA: "Queste 12 vittorie iniziali ai playoff sono un risultato senza dubbio molto positivo ma ma non significano ancora nulla - ha detto Curry a fine gara - perché dobbiamo già pensare alla prossima finale. La cosa più importante di questa sera oltre al risultato è stata la mentalità con cui abbiamo approcciato la gara".