Venerdì 19 Aprile 2024

NBA Finals, Warriors senza Kerr in gara 1

Il coach dei Warriors ha ancora troppo dolore alla schiena per sedersi in panchina. James crede nel bis dei Cavs

Steve Kerr (LaPresse)

Steve Kerr (LaPresse)

Oakland (Stati Uniti), 30 maggio 2017 - Mancano oramai poco più di 48 ore alla prima palla a due delle NBA Finals 2017 che vedranno contrapposti i Cleveland Cavaliers campioni in carica ai Golden State Warriors e oltreoceano la "febbre delle finali" sta già salendo vertiginosamente. I Warriors, ancora imbattuti in questi playoff in cui hanno fatto registrare il record di vittorie consecutive all'inizio della post season, sono pronti a cancellare la delusione per la rimonta subita lo scorso anno ma almeno nelle prime gare non potranno fare affidamento sul loro condottiero fuori dal campo, ossia coach Steve Kerr che dovrà ancora seguire i suoi da spettatori a causa dei problemi alla schiena che gli impediscono di sedersi in panchina dalla serie iniziale giocata contro Portland: "Mi sento meglio ma non sono ancora pronto per andare in panchina con i ragazzi" ha spiegato l'allenatore dei californiani. "Durante la stagione - ha poi proseguito Kerr - ho allenato per 82 partite pur non sentendomi al 100%. Durante la serie con Portland invece le cose sono peggiorate  e non riuscivo più a stare seduto. Cerco di prendere parte agli allenamenti e di dare quanti più consigli posso ai ragazzi. Non è facile ma la squadra e lo staff stanno facendo un ottimo lavoro".

Dall'altra parte invece i Warriors troveranno i Cavaliers che sembrano aver trovato la giusta quadratura e sono a dir poco determinati per bissare il successo dello scorso anno. A confermarlo è lo stesso LeBron James che si è detto fiducioso di poter conquistare un altro anello: "Saranno finali combattutissime perché loro cercheranno in tutti i modi di sfidare e neutralizzare me e il sistema di gioco dei Cavs, ma non abbiamo paura. Ho giocato contro quattro giocatori entrati nella Hall of Fame e battuto anche un mostro sacro come Popovich e non ho paura di giocare contro Golden State che pure è una squadra molto forte ed organizzata che cercherà di metterci in difficoltà dal punto di vista fisico e mentale. Ho totale fiducia nei nostri mezzi perché siamo riusciti a fare importanti passi avanti così come hanno fatto però anche loro che hanno aggiunto pedine importanti sia per la fase offensiva sia per quella difensiva. Siamo le due franchigie che più di tutte meritano di essere arrivate fin qui perché per raggiungere questo traguardo hanno lottato come nessun altro e io sono estremamente onorato di disputare un altra finale in carriera. Non so come finirà ma ho davvero molta fiducia".