Kevin Durant (LaPresse)
Oakland (Stati Uniti), 20 settembre 2017 – Nei giorni scorsi, negli Stati Uniti è balzata agli onori delle cronache sportive la vicenda che ha riguardante Kevin Durant, fuoriclasse dei Golden State Warriors che attraverso Twitter ha duramente criticato e attaccato gli Oklahoma City Thunder, franchigia per cui ha giocato per ben otto stagioni, e il suo ex coach Billy Donovan . Vista anche la cassa di risonanza avuta dalle sue dichiarazioni, il giocatore ha saggiamente deciso di scusarsi: “Uso Twitter come mezzo per comunicare con i tifosi – ha dichiarato Durant ad un evento tenutosi a San Francisco – perché credo possa essere molto efficace. Questa volta però ho oltrepassato il limite. Purtroppo questo mi capita a volte quando finisco in un dibattito riguardante quello che più amo: giocare a pallacanestro. E’ stato infantile tirare in mezzo la squadra per cui ho giocato e il mio ex coach. Mi spiace molto e mi scuso con loro. . Penso che in futuro continuerò ad interagire con il tifo attraverso Twitter ma non farò più questo errore ”. E’ stato stupido da parte mia. So di aver ferito i Thunder e Donovan e sono terribilmente dispiaciuto” ha chiosato il campione nativo di Washington.
Le sue uscite però non sono affatto piaciute ai suoi ex compagni, in particolare al giovane Enes Kanter che sempre attraverso Twitter ha replicato: “Non mi interessa cosa dica o cosa pensi la gente. Gli Oklahoma City Thunder sono l’organizzazione migliore e più professionale dell’intera NBA e hanno i tifosi migliori. Vinciamo e perdiamo assieme perché la cosa più importante per noi è essere una cosa sola”.