Tatum dei Celtics (LaPresse)
Boston (Stati Uniti), 17 novembre 2017 – Come un treno lanciato ad alta velocità e senza freni, i Boston Celtics proseguono il loro percorso vincente travolgendo 92-88 nell’attesissimo big match della notte i Golden State Warriors e cogliendo il quattordicesimo successo consecutivo. La chiave dell’ennesima vittoria dei biancoverdi sta nella difesa – che ha tenuto Golden State al di sotto del 50% al tiro e dei 90 punti segnati (per la prima volta in stagione) – e nelle prestazioni maiuscole di Jayson Tatum (miglior realizzatore con 22 punti), Al Horford (18 punti e 11 rimbalzi) e Kyrie Irving (16 punti nonostante il 4/16 al tiro) che hanno permesso Celtics di recuperare uno scarto di 17 punti per ben due volte, l’ultima delle quali nella seconda metà del terzo quarto, quando, dopo essere finiti sotto 66-49, i padroni di casa hanno piazzato un parziale mortifero di 19-0 che li ha riportati avanti nel punteggio, innescando una battaglia punto a punto in cui i liberi finali di Irving e Tatum sono risultati decisivi nonostante le accese proteste della panchina californiana per un paio di falli ritenuti dubbi.
Si ferma così dopo sette vittorie la striscia positiva dei Warriors campioni in carica – a cui non sono bastati i 24 punti di Kevin Durant, faro di un attacco gialloblu incappato in una serata decisamente negativa come dimostrano i soli 24 totali con 8/34 al tiro dell’accoppiata Curry-Durant – che vengono così scalzati dalla vetta della Western Conference dagli Houston Rockets che, nella serata del ritorno in campo di Chris Paul (11 punti in 21 minuti), hanno annichilito i Phoenix Suns con un perentorio 142-116 ispirato dall’ennesima prestazione monstre di James Harden, autore di 48 punti a cui ha aggiunto anche 7 assist, 2 rimbalzi, 2 palloni recuperati e una stoppata data.
MATTEO AIROLDI