Martedì 23 Aprile 2024

Kevin Durant: "Dai Warriors non mi muovo"

KD ha parlato nuovamente della scelta fatta in estate di sposare il progetto dei Warriors con cui sembra trovarsi a meraviglia

Kevin Durant (LaPresse)

Kevin Durant (LaPresse)

Oakland (Stati Uniti), 22 maggio 2017 - Alle soglie di gara 4 dell'ultimo atto della Western Conference che potrebbe regalare ai Golden State Warriors - reduci da 11 vittorie e nessuna sconfitta in questi playoff - la terza finale NBA consecutiva, Kevin Durant è tornato a parlare ad un noto blog sportivo americano della scelta fatta in estate di sposare il progetto della franchigia californiana creando un "super team" con Green, Curry e Thompson: "Dopo quasi una stagione trascorsa qui posso affermare di aver fatto la scelta giusta al 100%. Qui ai Warriors è tutto come mi aspettavo e questo il punto in cui era giusto che mi trovassi in questo momento della mia vita. Sto cercando di gustarmi ogni passo di questa mia avventura". 

Il futuro di KD - che ha un'opzione da oltre 27 milioni di dollari per restare ai Warriors un altro anno - appare quindi più che mai legato alla franchigia della Californiana: "Certo che il prossimo anno resterò qui!" ammette con grande sicurezza l'asso nativo di Washington. "Amo i miei compagni - prosegue - la città, i fans e tutta l'organizzazione dei Warriors e non ho assolutamente intenzione di andarmene". 

La sua mente adesso è totalmente concentrata verso la conquista delle Final che Durant ha già assaporato nel 2012 con i Thunder i quali furono sconfitti dagli Heat di LeBron James: "E' il prossimo step a cui puntiamo. Ovviamente vogliamo vincere cercando di divertirci e cercando di gustare ogni cosa che ci si presenta di fronte in questo cammino. Siamo tra i pochi team rimasti ancora in corsa e io mi sento molto contento e carico per questo". 

Infine Durant si concentra anche sulle critiche ricevute per la scelta fatta in estate: "C'è stato un periodo in cui ero particolarmente confuso. Si può dire ciò che si vuole sulla mia scelta, ma la verità la si può leggere solo tra le righe. Sono un atleta che ha grande rispetto del gioco, che lavora duro e rispetto appieno la competitività di questo sport così come ho fatto con i miei nuovi compagni sin dal primo giorno. Cerco e ho sempre cercato di giocare nella maniera più corretta. Sono solo un po' confuso perché ritengo che pensare a quello che si dice sui social media o sui giornali mi tolga soltanto energie importanti per svolgere il mio compito sul campo e questo non è affatto positivo. Non mi aspetto che chi non è mai passato in situazioni del genere possa capire. Sono persone che non hanno altro da fare che criticare perché non sono consci di cosa voglia realmente dire essere un giocatore professionista". 

MATTEO AIROLDI