Giovedì 18 Aprile 2024

Il Fenerbahce campione d'Europa. Olympiacos ko 80-64

I turchi, dopo aver sofferto nella prima metà di gara, dilagano nel secondo tempo. Ekpe Udoh nominato MVP delle finali

Obradovic (LaPresse)

Obradovic (LaPresse)

Istanbul (Turchia), 21 maggio 2017 – Il Fenerbahce Ulker di Zelimir Obradovic - alla nona Eurolega conquistata in carriera con cinque club diversi (primato storico)  - dopo una sola stagione cancella la delusione per la sconfitta patita lo scorso anno in finale contro il CSKA e alza al cielo la prima Eurolega della sua storia sconfiggendo 80-64 l'Olympiacos davanti al pubblico di casa della Sinan Erden Arena di Istanbul. E' festa grande anche per Gigi Datome (11 punti, 6 rimbalzi e alcune giocate chiave per lui questa sera) che dopo 7 anni porta di nuovo un pezzo di Italia - assieme al general manager dei turchi Maurizio Gherardini - sul tetto dell'Europa dei canestri (l'ultimo fu Gianluca Basile con il Barcellona). "Essere il primo italiano ad alzare l'Eurolega dopo Basile è qualcosa di straordinario - spiega il capitano azzurro - perché per me il Baso è una leggenda. Il fatto che questa è la prima volta che una formazione turca vince il trofeo rende poi il tutto ancora più bello. C'era un popolo che ci spingeva e questo ci rimarrà dentro per sempre. Siamo stati molto bravi a restare concentrati anche quando loro erano molto attaccati alla gara e a fare le cose giuste nei momenti più opportuni senza mai smettere di credere in questa impresa. Posso dire con certezza che questo è l'apice della mia carriera". 

Il Fenerbahce - che ha tirato con il 42% da due e il 52% da tre e ha stravinto la battaglia a rimbalzo (40-30) - ha saputo rispettare il favore del pronostico, trasformando la pressione in energia positiva e creando il giusto mix per mandare a tappeto l' Olympiacos - sornione e astuto nel restare aggrappato al match nei primi 20 minuti - grazie ad un secondo tempo giocato pressoché alla perfezione in cui la formazione turca ha prima rifilato una poderosa spallata agli avversari con un parziale di 11-0 chiuso proprio dalla tripla di Datome e poi, nell'ultima frazione, ha dato l'ultima sgasata con i tiri pesanti di Bogdanovic e Kalinic che hanno fatto salire il disavanzo fino ai 20 punti. Il grande protagonista del trionfo gialloblu è stato ancora una volta Ekpe Udoh che rispetto alla semifinale questa sera ha giocato una gara di stratosferica solidità soprattutto nella metà campo difensiva e ha chiuso la serata con all'attivo 10 punti, 9 rimbalzi, 4 assist e ben 5 stoppate rifilate agli avversari che lo hanno portato alla conquista del titolo di MVP delle Final Four. Nelle file dell'Olympiacos gli unici due giocatori ad andare in doppia cifra sono stati Birch e Milutinov mentre per Spanoulis è stata una vera e propria serata da dimenticare visto il 2/12 al tiro. 

Pronti, via e il Fenerbahce prova subito a mettere in chiaro le sue intenzioni con uno spettacolare alley oop sull’asse Vesely-Udoh. L’Olympiacos non si lascia impressionare e si aggrappa all’atletismo di Birch per replicare ma Udoh è dominante anche in fase di suggerimento e su un paio di sue imbeccate arrivano le bombe di Kalinic e Dixon che valgono il primo tentativo di fuga gialloblu (13-6). Kalinic con un gioco da tre punti alza l’asticella del vantaggio interno ma l’Olympiacos chiama timeout e reagisce puntando sulle giocate di energia ed esperienza di Spanoulis e di un più che positivo Birch che in pochi minuti erodono quasi tutto il disavanzo spingendo i biancorossi a -3 (16-13). Gli eroi della semifinale Udoh e Bogdanovic danno però quasi subito una nuova scossa al Fenerbahce che risale a +8 (21-13). Milutinov e Papanikolaou sul lato opposto tengono in linea di galleggiamento gli ellenici ma Kalinic da fuori è una sentenza e piazza il +9 del Fener. Gli ultimi lampi del quarto li regalano di nuovo Papanikolaou da oltre l’arco dei 6.75 metri e Bogdanovic che sulla sirena manda in visibilio la Sinan Erden Arena con il piazzato del 26-18. L’abbrivio di secondo quarto è di marca ellenica e porta le firme di Green e Milutinov che, oltre a difendere forte e mettere un po’ in crisi la circolazione di palla gialloblu, riavvicinano l’Olympiacos (29-25). L’intensità è altissima e a trarne maggior giovamento sembra essere il Fenerbahce che grazie ad uno scatenato Bogdanovic (7 punti nel secondo quarto per lui). Incassato il colpo l’Olympiacos non va ko ed anzi reagisce con le triple di Printezis e Mantzaris che anticipano di un soffio il botta e risposta di Dixon e Birch il quale batte agilmente la marcatura di Nunnally e deposita a canestro I due punti che fanno andare negli spogliatoi l’Olympiacos a -5 (39-35). 

L’avvio di secondo tempo è a dir poco frizzante con la bomba di Dixon che buca subito la zona chiamata dall’Olympiacos e Mantzaris che dall’altra parte di triple ne segna due per il 44-40 gialloblu. A tenere in piedi l’attacco ellenico ci pensa Milutinov con quattro punti ravvicinati in risposta ai liberi di Vesely - tra i due scatta anche qualche scintilla di troppo dopo un rimbalzo – e alla bomba di Sloukas. La fluidità dell’attacco del Fenerbahce non è quella dei giorni migliori ma l’intensità porta i gialloblu a conquistare liberi preziosi per toccare di nuovo la doppia cifra di vantaggio a 3’ dalla terza sirena (54-44). Datome da oltre l’arco dei tre punti piazza il +13 chiudendo un parziale turco di 11-0. Il capitano azzurro è “on fire” e pochi istanti più tardi sigla anche il piazzato del +14. I turchi, galvanizzati per il buon momento, trovano la giusta quadratura anche in difesa dove Udoh cancella con una doppia stoppata prima Spanoulis e poi Papanikolaou permettendo ai gialloblu di andare all’ultimo mini-riposo sul 60-48. Il Fenerbahce sente che è il momento giusto per piazzare l’affondata decisiva e così rientra in campo con una cattiveria agonistica spaventosa e apre l’ultima porzione di gara con le giocate muscolari di Udoh e i siluri da distanza siderale di Datome e Antic che griffano il +18 (68-50). Messo alle corde l’Olympiacos tenta di giocarsi nuovamente la carta della difesa a zona, ma il Fenerbahce ha il totale controllo dei nervi e dei ritmi di gioco che gli permettono di schiacciare ulteriormente sul pedale dell’acceleratore con le triple di Bogdanovic e Kalinic che spianano la strada al +20 (78-58) a 3’11 dal termine del match. E' il preludio al trionfo finale del Fenerbahce che fa esplodere la gioia del 15.000 della Sinan Erden Arena.