Eurolega, Milano bella a metà: il Panathinaikos mantiene inviolata OAKA

I biancorossi giocano bene per quasi tutto il primo tempo e volano a +13 prima di subire il rientro vincente degli ellenici guidati da Rivers (20 punti) e Calathes (12 assist). Ad OAKA finisce 80-72

Simone Pianigiani (LaPresse)

Simone Pianigiani (LaPresse)

Atene (Grecia), 15 dicembre 2017 – Ennesima serata europea da dimenticare per l’Armani Exchange Milano che ad OAKA gioca un'ottima pallacanestro nei primi 15 minuti di gara volando persino a +13 (37-24) e poi si scioglie come neve al sole al cospetto di un Panathinaikos protagonista di una strepitosa prestazione da oltre l’arco dei 6.75 metri (15/28 da tre) e ispirato dai lampi di classe pura dell’ex Virtus Bologna KC Rivers, che nel solo secondo quarto è stato capace di mandare a segno 15 dei suoi 20 punti segnando ben 5 delle sue 6 triple mandate a bersaglio su 9 tentativi, e di Nic Calathes che ha chiuso il match con 9 punti e 12 assist pur senza aver giocato nel quarto quarto per un problema alla spalla. Finisce quindi 80-72 nel fortino inespugnabile degli ateniesi che hanno inflitto la quarta sconfitta consecutiva in Eurolega a Milano che oggi, pur avendo riabbracciato Andrew Goudelock dopo un mese di assenza per infortunio, non è riuscita ad avere continuità nell’arco del match e si è lasciata prendere dal nervosismo come testimonia l’espulsione di Theodore, preceduta da altri episodi di tensione. Sfruttando un paio di errori di Milano, il Panathinaikos prova subito ad allungare trovando l’8-2 dopo la bomba di Lojeski, ma Milano riesce quasi subito a rispondere con un poderoso controparaziale di 13-2 aperto dalle conclusioni vincenti di Micov e Theodore e chiuso dalla schiacciata di Jefferson che la spinge a +5 (15-10). Pianigiani intuisce il buon momento dei suoi e allunga a tutto campo la difesa gettando nella mischia un po’ a sorpresa anche Goudelock, fermo dal 15 novembre: il risultato è più che positivo visto che l’Armani recupera palloni preziosi e allunga l’elastico del suo vantaggio fino al +9 di fine primo quarto (23-14). Pascual al primo mini-intervallo striglia i suoi che al ritorno sul parquet riprendono a macinare gioco e si riavvicinano a un solo possesso di distanza trascinati dalle triple di Rivers (25-22). Milano, nonostante questo, non perde il filo del discorso e replica con un nuovo parziale di 12-2 che le regala il nuovo massimo vantaggio della serata (37-24). Acquisito un buon margine di sicurezza l’Armani si adagia però un po’ troppo sugli allori e lascia per strada punti facili pagando inevitabilmente dazio in difesa dove Rivers spadroneggia a proprio piacimento, ricucendo praticamente da solo lo strappo e permettendo al Pana di andare negli spogliatoi dopo aver addirittura sbagliato con Calathes la tripla del possibile sorpasso (41-39). In avvio di secondo tempo si scatena subito Gist che trova prima il -1 ateniese con una tripla e poi addirittura il sorpasso con una pregevole schiacciata in campo aperto generata da un errore in fase di costruzione di Theodore (46-43). Milano subisce il contraccolpo e anche un paio di canestri molto pesanti di Lojeski che ritocca verso l’alto il vantaggio biancoverde (51-45). Tutto da rifare per i biancorossi che nel momento di maggior difficoltà si appoggiano a Kalnietis e Theodore per riportare l match in equilibrio. Raggiunta l’ennesima parità (51-51) però Milano si ritrova a dover fare i conti con l’espulsione per doppio provvedimento disciplinare di Theodore che paga a caro prezzo un contatto troppo accennato e la scaramuccia nel primo tempo con Singleton. Senza il suo principale costruttore di gioco l’Armani Exchange annaspa e subisce le iniziative di un Panathinaikos che al contrario trova in Calathes, che fa girare il pallone con grande precisone, e Gist i principali ispiratori del nuovo tentativo di fuga che arriva fino al +9 a 2’ dalla terza sirena (64-55). Un colpo alla spalla subito dal play degli ellenici però lo costringe a lasciare il campo e lascia con il fiato sospeso il Panathinakos che comunque a fine terzo quarto conserva 7 punti di vantaggio (64-57). Milano prova a tenere i ritmi forsennati dettati dal Panathinaikos che a poco più di 5’ dal termine delle ostilità si ritrova a +10 grazie alla bomba dall’angolo di Gabriel (72-62). Un punto di svolta nel match dal momento che Milano, nonostante un paio di fiammate di Gudaitis e Cinciarini che valgono il momentaneo -8, non riesce più a creare grattacapi ai padroni di casa e nel finale alza definitivamente bandiera bianca.