Giovedì 18 Aprile 2024

Eurolega, la finale è Fenerbahce-Olympiacos

I greci hanno di nuovo battuto il CSKA (82-78) grazie ad un grande Spanoulis, mentre il Fenerbahce ha strapazzato il Real (84-75) spinto da Udoh

Vassilis Spanoulis (LaPresse)

Vassilis Spanoulis (LaPresse)

Istanbul (Turchia), 19 maggio 2017 - Sarà una finale di Eurolega inedita quella che domenica sera vedrà contrapposto il Fenerbahce di fatto padrone di casa all'Olympiacos che ancora una volta è stato capace di sovvertire il pronostico sfavorevole e di gettare il cuore oltre l'ostacolo. Proprio quella dei biancorossi - che hanno tenuto viva la striscia positiva che li vede vincenti contro il CSKA alle Final Four da ben sei anni in cui le due formazioni si sono incontrate quattro volte - è stata l'impresa con maggiore risalto della giornata: sotto di 7 lunghezze (40-33) dopo un primo tempo dominato dalle giocate di De Colo (16 punti) e Teodosic (23) che sembravano poter condurre i rossoblu ad un'agevole vittoria, la formazione del Pireo si è riportata in scia spinta da tiro pesante di Mantzaris e Papanikolaou, riuscendo a chiudere la terza frazione sotto di sole 4 lunghezze (64-60). Nei 10 minuti finali a salire in cattedra ci ha poi pensato il solito e decisivo come non mai Vassilis  Spanoulis che, dopo aver messo assieme soltanto 4 punti e uno 0/5 al tiro da fuori nei primi tre quarti, ha piazzato 10 punti in un amen sospingendo prima i suoi alla parità (71-71) e poi mettendo in ghiaccio la vittoria (82-78 il finale) favorita anche da una tripla di grandissimo peso specifico mandata a segno dall'ex senese Erick Green a 41" dalla sirena finale

Decisamente più agevole invece la vittoria del Fenerbahce che nella seconda semifinale ha sconfitto 84-75 il Real Madrid trascinato dalla prestazione impressionante del lungo nigeriano Ekpe Udoh, il quale ha sfiorato la tripla doppia chiudendo la sua gara, con 18 punti, 12 rimbalzi, 8 assist, 2 stoppate date e una palla rubata per uno stratosferico 36 di valutazione. Oltre ad Udoh però nelle file dei turchi si sono messi in luce anche Nikola Kalinic autore di 12  punti 6 rimbalzi e 4 assist e Bogdan Bogdanovic che ha mandato a referto 14 punti e 6 rimbalzi. Serata da dimenticare invece per il Real che ha perso 34-28 a 28 la battaglia a rimbalzo e ha chiuso con percentuali al tiro non certo positive (41.9 da due punti e 42.3 da oltre l'arco dei 6.75 metri). I blancos si sono trovati a rincorrere gli avversari, perfetti su entrambi i lati del campo, sin dalle primissime battute finendo addirittura a -13 prima di trovare a metà del secondo quarto le forze per piazzare un parziale di 11-0 che li ha riportati a -2 (26-24). Bogdanovic e Vesely hanno però subito ripreso in mano la plancia di comando della gara respingendo gli assalti degli spagnoli troppo dipendenti dai canestri di Sergio Llull (per lui 19 punti sui 34 segnati dal Real a fine primo tempo) e costretti ad arrancare (senza Randolph, messo ko da un colpo ricevuto all'anca per alcuni minuti) di fronte al gioco corale degli avversari che nel secondo tempo hanno di nuovo preso il largo spinti dalle triple di Sloukas e Datome  che hanno ridato sicurezza ad un Fenerbahce il quale non ha tremato di fronte agli assalti finali degli spagnoli guidati da Carroll (21 punti  con 5/7 da tre punti) e dal già menzionato Llull (28 punti totali) che non hanno potuto far altro che issare bandiera bianca.

"Dovevamo limitare un po' di più Carroll - ha detto a fine gara il capitano azzurro Gigi Datome - e anche Llull che ha giocato benissimo soprattutto nel primo tempo, però alla fine secondo me abbiamo difeso molto bene concedendo anche pochi rimbalzi d'attacco e pochi contropiedi. Adesso siamo dove volevamo essere già dallo scorso anno. Adesso dobbiamo solo pensare a giocare bene domenica e a fare il nostro lavoro. C'è tantissima voglia di riscatto".