Euroleague respinge la proposta della FIBA

Nei giorni scorsi la federazione aveva chiesto ad ECA di giocare le partite di Euroleague ed Eurocup al martedì nelle finestre di qualificazione ai Mondiali del 2019 di novembre e febbraio per consentire ai giocatori di disputare al venerdì le gare delle nazionali

Il CEO di Euroleague Bertomeu

Il CEO di Euroleague Bertomeu

Barcellona (Spagna), 6 ottobre 2017 – Ennesima brusca frenata nelle negoziazioni tra FIBA ed Euroleague riguardanti la calendarizzazione stagionale delle gare delle qualificazioni ai Mondiali del 2019. Nei giorni scorsi la federazione internazionale aveva deciso di spostare al venerdì le gare previste nelle finestre temporali di novembre e febbraio per consentire ai giocatori impegnati in Euroleague ed Eurocup di disputare anche i vari impegni delle nazionali. Quest’oggi pero, i club di Eurolega, dopo essersi riuniti a Barcellona, hanno deciso di non sospendere le gare durante il periodo delle qualificazioni e di respingere al mittente la proposta della FIBA che ad ECA chiedeva di disputare al martedì le coppe europee per agevolare i trasferimenti dei giocatori con le giuste tempistiche.

“La proposta di FIBA – si legge nella lettera pubblicata da Euroleague che ha sottolineato il fatto di aver manifestato già cinque anni fa la volontà di arrivare ad un accordo capace di soddisfare entrambe le parti in causa – non risolve nella sostanza il problema perché molti giocatori che giocano nei campionati extra-europei sarebbero comunque impossibilitati a rispondere le convocazioni e questo danneggerebbe l’appeal del prodotto pallacanestro dal momento che la qualità delle partite, senza alcuni top player, sarebbe decisamente più bassa. Inoltre, questa calendarizzazione aumenterebbe il numero delle partite (concentrandole in un lasso di tempo molto ristretto) e dei trasferimenti dei giocatori che sarebbero quindi maggiormente esposti ad affaticamenti ed infortuni”. Adesso si attendono eventuali nuove contromosse della FIBA. Quel che è certo però è che al momento la possibilità di raggiungere un’intesa soddisfacente per entrambe le parti in causa sembra davvero lontana”.