Bogdanovic e Marjanovic mandano a tappeto l'Italbasket

La Serbia sconfigge 73-65 l'Italia all'esordio al Torneo dell'Acropolis. 21 punti e 8 rimbalzi per Marjanovic

Marjanovic (foto FIBA)

Marjanovic (foto FIBA)

Atene (Grecia), 23 agosto 2017 – L’Italia esordisce al Torneo dell’Acropolis di Atene con una sconfitta, la terza in questa marcia di avvicinamento agli Europei degli azzurri che questa sera sono stati battuti 73-65 dalla Serbia di uno strepitoso Boban Marjanovic che nel pitturato è stato un vero e proprio rebus irrisolvibile per la difesa azzurra e ha portato a casa la bellezza di 21 punti e 8 rimbalzi. L’Italia dopo aver tenuto molto bene in campo nei primi 25 minuti, è calata d’intensità soffrendo soprattutto a rimbalzo e nel contenere Bogdanovic e Lucic che nel finale hanno fatto la differenza. Nelle file degli azzurri sono invece andati in doppia cifra soltanto un più che positivo Belinelli – faro dell’attacco italiano con 209 punti mandati a referto – e Pietro Aradori che di punti ne ha segnati 11.

Dopo un avvio difficile, l’Italia replica alla Serbia con un mini-break di 7-0 figlio della difesa forte e del gioco interno (7-7). Il lavoro sulle linee di passaggio avversarie fatto dagli azzurri è davvero pregevole e questo aiuta l’Italia, spinta in attacco da Belinelli, a prendere la testa del match nonostante un Boban Marjanovic (12 punti nel solo primo quarto per lui) letteralmente scatenato soprattutto nel pitturato. Messina ruota come di consueto i quintetti gettando nella mischia anche Cusin e un Pascolo che come sempre risponde presente spingendo l’Italbasket a chiudere la prima frazione a +2 (24-22). L’avvio di secondo quarto è un po’ frenetico da entrambi i lati e pagarne le maggiori conseguenze è il punteggio che resta sostanzialmente invariato per quasi tre minuti. L’equilibrio non accenna a spezzarsi anche nei minuti successivi con Jovic da una parte e l’accoppiata Belinelli-Burns dall’altra che rispondono colpo su colpo agli affondi avversari (38-38 a 1’ dalla fine del primo tempo). Lo sprint finale della prima metà di gara è però di marca serba e porta le firme del rientrante Marjanovic che da distanza ravvicinata griffa il 40-38 in favore della formazione di Djordevic su cui le squadre vanno negli spogliatoi.

Il primo vero tentativo di fuga lo mette a segno l’Italia nel bel mezzo della terza frazione quando le triple in serie di Belinelli, Hackett e Datome scavano un solco di 7 punti in favore dell’Italbasket (49-42) e costringono Djordjevic al timeout. Lucic da fuori e l’ex milanese Macvan tamponano l’emorragia in uscita dal minuto di sospensione e permettono addirittura alla Serbia di rimettere il naso avanti sul 50-49. A quel punto risale in cattedra Marjanovic che in collaborazione con Bogdanovic e Miloslavjevic permette alla Serbia di affacciarsi all’ultimo quarto con un tesoretto di tre lunghezze di vantaggio (59-56). Un paio di canestri di pregevole fattura griffati da Bogdanovic ad inizio quarto quarto allargano la forbice el divario fino al +8 mettendo l’Italbasket con le spalle al muro (64-56). Belinelli tiene gli azzurri aggrappati al match dalla linea della carità ma sul più bello commette un antisportivo su Lucic che non perdona e sigla il +9 (69-60). Filloy a 4’13” riaccende le speranze azzurre da oltre l’arco dei tre punti, ma la mano dei serbi non trema e i canestri di Stimac mettono al sicuro il successo.

MATTEO AIROLDI