Basket, Trento riscrive la sua storia: è in finale scudetto

I bianconeri schiantano Milano 102-82 e agguantano la prima finale della loro storia. Decisivo Dominique Sutton, autore di 26 punti, 6 rimbalzi, 4 palloni recuperati e 4 assist per un complessivo 32 di valutazione

Dominique Sutton (LaPresse)

Dominique Sutton (LaPresse)

Milano, 2 giugno 2017 - Prosegue lo straordinario sogno della Dolomiti Energia Trentino che sbanca di nuovo il Forum di Assago strapazzando con un perentorio 102-82 l'EA7 Milano e stacca il pass per la prima finale scudetto della sua storia. Ancora una volta i bianconeri hanno saputo gettare il cuore oltre l'ostacolo, giocando una gara di grande solidità ed intensità in cui uno stratosferico Dominique Sutton - autore di 26 punti, 6 rimbalzi, 4 palloni recuperati e 4 assist per un complessivo 32 di valutazione - ha recitato il ruolo di direttore di un'orchestra che lo ha seguito alla perfezione sia offensivamente, come dimostrano i 17 punti a testa di Shields e Hogue e i 14 di Flaccadori, sia difensivamente, come testimoniato dalle 18 palle perse dell'EA7 che ha tirato con un poco confortante 47% dal campo e ha perso 35-33 la battaglia a rimbalzo. Si conclude quindi tra i fischi e gli striscioni di contestazione del Forum, la stagione non certo esaltante di Milano che in questa serie, a più riprese, non ha trovato le forze per arginare la straripante ondata trentina ed ha mostrato un atteggiamento troppo passivo nei momenti di maggiore difficoltà.

I bianconeri hanno preso la testa del match già nel corso del primo quarto dominato dalle giocate muscolari di Sutton (11 punti nei primi 10 minuti per lui) per poi assestare la spallata decisiva al rientro dagli spogliatoi dopo l'intervallo lungo, grazie ad un parziale di 33-15 - figlio delle altissime percentuali nel pitturato (81% da due nel frangente) e dei canestri di Shields  (9 punti in un amen) - che ha completamente mandato in tilt i meccanismi di una Milano (aggrappata alle giocate di Sanders autore di 25 punti)  che è letteralmente sprofondata a -21 in chiusura di terza frazione senza accennare la benché minima reazione (79-58). Nella porzione di gara finale per Trento è stato quindi fin troppo facile incanalare i ritmi di gara sui binari a lei più congeniali e condurre in porto con estrema scioltezza questo successo di grandissimo prestigio. 

MATTEO AIROLDI