Basket, Teodosic trascina la Serbia in finale: Australia Ko 87-61

Il play del CSKA segna 22 punti ed ispira i compagni con 5 assist, spingendo la Serbia al successo per 87 a 61 sull'Australia. In finale i serbi affronteranno gli Stati Uniti

Milos Teodosic (LaPresse)

Milos Teodosic (LaPresse)

io de Janeiro, 20 Agosto 2016 – Per la prima volta dalla dissoluzione della Repubblica della Jugoslavia avvenuta nel 1992 la Serbia, che della stessa era parte integrante, raggiunge la finale olimpica dove affronterà la corazzata Team USA. I serbi si sono infatti sbarazzati in semifinale della sorpresa Australia – che non è riuscita a trovare questa volta il miglior Mills, asfissiato dalle precise marcature avversarie – con un netto 87 a 61. Protagonista indiscusso del successo è Milos Teodosic che ha segnato la bellezza di 22 punti e distribuito 5 assist ai compagni trascinandoli a questo prestigioso traguardo e dimostrando ancora una volta, come se ce ne fosse stato bisogno, l'erroneità di quella etichetta di “giocatore non decisivo” nelle partite che contano appiccicatagli addosso da alcuni addetti ai lavori.

Partita di fatto in discesa già dai primi minuti proprio grazie alla grane intesa tra il playmaker del CSKA Mosca e il neo pivot dell'Olimpia Milano Raduljca che permette alla Serbia di partire con un 8-0. Mills si sblocca dopo circa 4 minuti di gioco e tre errori al tiro ma la Serbia non si scompone e continua a macinare gioco e a difendere con un pressing asfissiante che blocca le soluzioni offensive australiane. Ben presto arriva così la doppia cifra di vantaggio (16-5), certificata anche da un assoluto dominio serbo a rimbalzo (14 a 6 in meno di 10 minuti). Ad inizio secondo quarto l'ex Maccabi Joe Ingles si mette in proprio e con cinque punti ravvicinati riporta i suoi a contatto sfruttando la concomitante assenza di Teodosic sceso in panchina per rifiatare. Quando l'ex Partizan ritorna però in campo il motore serbo riprende a girare a pieni giri: 10-2 di break con 6 punti tutti suoi e nuova spallata che porta fino al +21 con cui le squadre vanno negli spogliatoi per l'intervallo lungo (35-14).

Alla ripresa del gioco l'Australia abbozza una reazione grazie al ritrovato Dellavedova che però si affievolisce quasi subito di fronte alle invenzioni del solito Teodosic e di Markovic che tengono a distanza gli avversari controllando alla perfezione i ritmi di gioco e riuscendo persino ad innalzare l'asticella del disavanzo fino al +28 (66-38). L'ultimo quarto diventa così una frazione di pura gestione per la Serbia che sfiora nuovamente le 30 lunghezze di vantaggio (72-43) prima di tirare leggermente il freno in vista dell' a dir poco impegnativa finale contro gli USA.

MATTEO AIROLDI