Martedì 23 Aprile 2024

Basket Serie A, Venezia cala il poker e vola in vetta in solitaria

I lagunari battono nell'anticipo della quarta giornata la Vanoli Cremona 92-81. Grandi protagonisti del successo orogranata Orelik (21 punti) e Watt (20 punti)

Gediminas Orelik (LaPresse)

Gediminas Orelik (LaPresse)

Mestre, 21 ottobre 2017 – La Reyer Venezia cala il poker di successi battendo 92-81 la Vanoli Cremona nell’anticipo della quarta giornata e agguanta la vetta della classifica in solitaria almeno fino a domani. Ottima prova balistica per gli uomini di De Raffaele che hanno tirato con il 53% da due e il 40% da tre e sono riusciti a mettere il turbo a metà del terzo quarto lasciando sul posto una Vanoli Cremona decisamente combattiva e capace persino di rientrare nel quarto finale fino al -13 – dopo aver toccato persino il -23 – prima di cedere definitivamente il passo ai lagunari guidati dalle prestazioni maiuscole di Mitchell Watt (20 punti e 3 rimbalzi) e Gediminas Orelik (autore di 21 punti con un pressoché perfetto 5/7 da oltre l’arco dei tre punti). Niente da fare quindi per la Vanoli che incassa la terza sconfitta nonostante i 27 punti di Johnson-Odom e la doppia doppia di Kelvin Martin (14 punti e 10 rimbalzi).

La Reyer prova a spingere subito sull’acceleratore con Peric e Johnson. Cremona però non perde terreno e addirittura piazza un parziale di 10-0 propiziato dalle giocate di Ruzzier, Martin e Johnson-Odom che vale in sorpasso (12-7). Dominque Johnson prova a tenere a contatto i campioni d’Italia con cinque punti ravvicinati ma la difesa della Vanoli, che chiude gli spazi con grande aggressività, riesce a fare la differenza nel frangente e ad innescare la transizione che si rivela molto efficace e porta al +8 esterno sul gioco da tre punti dell’ex Agrigento Martin (20-12). Venezia, nonostante le difficoltà a contenere l’intensità lombarda, non demorde e abbozza un nuovo tentativo di rientro che passa dalla difesa a zona schierata da coach De Raffaele e dai canestri di Orelik e Watt che portano al controsorpasso e al mini-allungo orogranata in chiusura di frazione (30-25 al 10°). In avvio di secondo quarto sale in cattedra Milbourne che tiene in scia la Vanoli la quale grazie al canestro segnato da distanza ravvicinata da Odom rimette persino il naso avanti (35-34). Con il passare dei minuti le percentuali si abbassano un po’ ma le due squadre restano sostanzialmente in equilibrio. Cremona non riesce quindi ad approfittarne appieno di questo passaggio a vuoto di Venezia e scivola di nuovo a -7 quando Biligha manda a bersaglio quattro punti nello spazio di pochissimi secondi (44-37). Anche questa volta Venezia non gestisce però il vantaggio e permette ai lombardi di recuperare punti preziosi e rientrare fino al -1 prima di mettere a segno l’ennesimo allungo e schizzare di nuovo a +7 sul 53-46, risultato su cui le squadre vanno negli spogliatoi per la pausa lunga. Al ritorno sul parquet il copione non cambia: la Vanoli insegue non riuscendo più a trovare punti dalle mani dei suoi terminali Milbourne e Odom mentre Venezia continua a far male da fuori scollinando la doppia cifra di vantaggio sulla schiacciata di Watt (65-54). Un punto di svolta per gli orogranata che grazie alla tripla di Orelik toccano il +15 e sul possesso seguente riescono a non pagare dazio dopo un antisportivo commesso da De Nicolao. Il punto esclamativo su una terza frazione per certi versi perfetta lo mette poi Watt con una schiacciata – con annesso fallo subito e libero mandato a bersaglio – che fa esplodere l’urlo del Taliercio e fissa il risultato sul 76-59 al suono della sirena che sancisce l’ultimo mini-intervallo. Cremona sembra alle corde è ad inizio quarto quarto sprofonda sino al -23 (85-62) prima di trovare le giuste energie per mettere a segno un parziale di 12-2 propiziato da 8 punti Odom che mette un po’ di pressione su pressione della Reyer la quale tira un sospiro di sollievo soltanto quando Milbourne commette un antisportivo che di fatto tampona l’emorragia e consente ai lagunari di controllare ritmi e punteggi fino al traguardo.