Basket Serie A, Brescia non si ferma più: Landry firma la settima vittoria biancoblu

I lombardi battono 76-74 la Virtus restando in testa alla classifica a punteggio pieno. Decisivo nel finale Landry (11 punti nel solo ultimo quarto per lui)

Landry (LaPresse)

Landry (LaPresse)

Bologna, 12 novembre 2017 – La Germani Brescia continua a sognare e infila la settima vittoria consecutiva sbancando 76-74 il PalaDozza, casa della Virtus Bologna giunta al terzo ko consecutivo rimediato nei secondi finali di gara. I biancoblu hanno a lungo comandato le operazioni nel primo tempo toccando anche il +8 (41-33), ma nel terzo quarto hanno subito la reazione dei padroni di casa che hanno confezionato un parziale di 20-7 che li ha portati a +10 (61-51). Nella frazione finale però i bianconeri non sono riusciti a dare la zampata decisiva e hanno accusato l’ennesimo calo di freddezza e di lucidità, subendo la rimonta vincente lombarda suggellata dai canestri di Landry (11 dei suoi 16 punti totali l’MVP dello scorso campionato li sigla nei 10 minuti finali) e di un solidissimo Sacchetti. Più che positiva poi anche la prova di Dario Hunt che sotto i tabelloni ha giocato con astuzia e intensità portando a casa 15 punti e 10 rimbalzi.

La Virtus parte forte affidando le chiavi del gioco ad Aradori che fa girare molto bene la squadra e la spinge a +4 (16-12). Diana decide allora di puntare tutto sulla collaudata difesa a zona: la scelta del coach toscano si rivela subito azzeccata perché imbriglia l’attacco bianconero, sfidandolo a cercar fortuna da oltre l’arco. Almeno inizialmente però le polveri dei tiratori bianconeri sono abbastanza bagnate (la Segafredo comincia con 2/10 da tre) e quindi gli ospiti ne approfittano per giocare in contropiede e per dare una prima spallata alla Virtus, confezionando un parziale di 10-0 aperto dalle bombe di Landry e Vitali che griffano il 22-16 biancoblu al termine del primo spicchio di gara. I fratelli Gentile e Kenny Lawson in apertura di secondo quarto provano a non far scappare Brescia (20-24) che però sembra in fiducia e riesce a tenere a distanza i bianconeri – rimasti senza Aradori, finito in panchina con due falli – grazie ai siluri dai 6.75 metri di Bushati, Luca Vitali e Sacchetti (41-33). Nel momento di massima difficoltà delle “Vu nere” ci pensano Lafayette e Umeh con due bombe in un amen a togliere le castagne dal fuoco e a riavvicinare la Segafredo fino al -4 a 2’21” dall’intervallo lungo. Il numero 3 dei felsinei si trova nelle mani persino la tripla del -1 che però si spegne sul ferro. Brescia accusa una lieve flessione ma Bologna non riesce ad approfittarne appieno e così è costretta ad andare negli spogliatoi sotto di 4 lunghezze (45-41). Il secondo tempo si apre con un paio di lampi di Alessandro Gentile che prima manda a bersaglio da sotto il -2 virtussino e poi serve a Lafayette l’assist per la tripla del sorpasso (46-45). Queste giocate galvanizzano i bianconeri che non riescono a sfruttare appieno un tecnico fischiato per flopping a Luca Vitali, ma nonostante tutto allargano la forbice del divario un paio di azioni più tardi grazie alla bomba di Aradori che vale il +5 (50-45). Brescia fatica a trovare buone soluzioni al tiro sbattendo contro la fisicità e la precisione difensiva della Virtus che con il passare dei minuti assume il pieno controllo dei ritmi di gara e schizza a +10 a 1’ dall’ultima sirena al culmine di un parziale di 20-6 chiuso dalla tripla di Alessandro Gentile (61-51). In avvio di ultimo quarto Landry prova a caricarsi la Germani sulle spalle e la porta a -3 con la complicità determinante di Sacchetti che mette a segno il gioco da tre punti del 63-60. In assenza di Alessandro, sceso in panchina dopo un brutto colpo preso alla nuca, è Stefano Gentile a mettere una pezza su un errore da fuor di Ndoja con il tap in del 65-60. Brescia resta comunque aggrappata più che mai al match e risponde colpo su colpo ai guizzi della Segafredo, insistendo sulla zona ed entrando negli ultimi 4’30” minuti di gara sul -1 (69-68) grazie al sottomano in contropiede di uno scatenato Landry. Gentile perde un pallone sanguinoso e così sul ribaltamento di fronte dal semi-angolo arriva anche il sorpasso bresciano che porta la firma del solito Landry (70-69) che innesca una battaglia punto a punto in cui la Virtus paga un importante calo di lucidità (un solo canestro dal campo nei 3’45” minuti finali per i bianconeri) e viene condannata dai canestri finali del grande ex Luca Vitali.