L'ex Presidente e GM di Siena Ferdinando Minucci (LaPresse)
Siena, 6 Ottobre – Il processo sportivo a carico della Montepaschi Siena Basket ha vissuto oggi una giornata a dir poco cruciale: a quanto riporta il sito Basketitaly, infatti, si è svolta la seconda udienza del procedimento che vede alcuni dirigenti della società cestistica senese dichiarata fallita il 9 luglio 2014 imputati per frode sportiva secondo quanto prescritto dall'articolo 43 del regolamento di giustizia della Federazione Italiana Pallacanestro.
A quanto si apprende, la Procura Federale avrebbe chiesto la revoca dei titoli conquistati dalla compagine senese negli anni compresi tra il 2011 e il 2014, dal momento che il club in quelle stagioni, secondo quanto sosterrebbe l'accusa, non sarebbe stato in possesso dei requisiti minimi finanziari - a causa della forte situazione debitoria di cui soffriva - per proseguire l'attività e di conseguenza per iscriversi ai campionati.
Se questa richiesta venisse accolta, al club verrebbero revocati due scudetti – quello vinto nel 2011-2012 e quello vinto nel 2012-2013 – due Coppe Italia, conquistate nel 2012 e nel 2013, e la Supercoppa Italiana vinta nel 2013. Una volta revocati, però, i suddetti titoli non dovrebbero essere assegnati a nessunaltro club.
La Procura ha chiesto inoltre la radiazione per gli ex dirigenti biancoverdi Minucci, Serpi e Finetti e rispettivamente 3, 4 e 5 anni di inibizione per gli altri manager senesi Lazzaroni, Anselmi e Menghetti. La sentenza sarebbe attesa già per la giornata di domani e gli esiti della stessa sono comprensibilmente molto incerti, visto che il Tribunale potrebbe accogliere in toto le richieste della Procura, oppure infliggere una sanzione addirittura maggiore. Quando il il Tribunale depositerà poi la sentenza, la Polisportiva Men Sana – che oggi non era presente all'udienza contrariamente a quanto annunciato in precedenza – sceglierà se fare ricorso o accettare la decisione dei giudici.
MATTEO AIROLDI