Giovedì 18 Aprile 2024

Basket femminile, Spagna prima finalista a Rio. Serbia sconfitta 68-54

Le iberiche hanno battuto 68 a 54 la Serbia e ora attendono la vincente fra Stati Uniti e Francia che si giocherà questa notte

Laura Nicholls

Laura Nicholls

Rio de Janeiro, 18 Agosto 2016 – La Spagna è la prima finalista del torneo femminile di pallacanestro a Rio 2016. Le iberiche guidate dal CT Mondelo si sono infatti sbarazzate in semifinale della Serbia con un netto 68-54. Decisivo ai fini del successo è stato il parziale siglato nel terzo quarto dalle iberiche – che ora aspettano la vincente tra Francia e Stati Uniti che si contenderanno questa notte l'ultimo pass per la finale – abili nel punire una Serbia rimasta per i primi sei minuti del secondo tempo a secco di canestri con un break di 12-0 che ha definitivamente tagliato le gambe a Cado e compagne, le quali già nel primo tempo avevano provato senza successo a recuperare un disavanzo di 11 lunghezze. la palma di migliore in campo della serata va senza storie a Laura Nicholls che ha mandato a referto ben 13 punti e 12 rimbalzi e si è portata a casa una pesantissima doppia doppia. A sancire il dominio finale inconfutabile spagnolo ci sono poi anche l'eloquente computo dei rimbalzi (44-31) e quello della distribuzione degli assist (19-11) oltre al non esaltante 35% al tiro delle serbe.

LA SPAGNA SCAPPA VIA NEL TERZO QUARTO - Spagna che parte in maniera molto decisa sin dalla prima palla a due, spinta dalle giocate e dai rimbalzi di Laia Palau e di Laura Nicholls, riesce ad imprimere al match il ritmo e il gioco a lei più congeniale fatto di penetrazioni e scarichi molto precisi che mandano in crisi una Serbia che davanti fatica a trovare fluidità. Pian piano le iberiche riescono così a prendere il largo fino a toccare le undici lunghezze di vantaggio sulla conclusione in arresto e tiro di Alba Torrens che dal centro dell'area concretizza il 20 a 9 su cui le squadre terminano il primo quarto. Alla ripresa del gioco la Serbia riesce però a reagire: l'attacco alza i giri del motore e la difesa stringe le maglie trovando anticipi preziosi che costringono la Spagna a ben 9 perse in meno di 15 minuti, ma soprattutto fungono da importante carburante per alimentare la transizione che fa malissimo alla retroguardia delle “Furie Rosse” che quindi subiscono un contro-break di 9 a 2 a cui la scatenata Sasa Cado contribuisce con 7 punti in un amen che riavvicinano a – 2 la Serbia (22-20). Il CT spagnolo Lucas Mondelo decide allora di correre ai ripari giocandosi la carta della difesa match up, che da zona si trasforma in individuale dopo il primo passaggio: la mossa paga subito dividendi consentendo alla Spagna di scacciare lo spettro del sorpasso e allungare nuovamente in chiusura di primo tempo (29-22). Come se non bastasse, a pesare sul groppone della Serbia dopo i primi 20 minuti di gioco, ci sono anche il 30% al tiro e l'eloquente 26 a 12 nel computo dei rimbalzi.

Al rientro dagli spogliatoi la Serbia non riesce però a trovare la reazione auspicata dallo sconsolato Maljkovic che vede le sue ragazze restare a digiuno di canestri per i primi sei minuti del secondo tempo e sprofondare fino a – 17 sulla conclusione ravvicinata di Astou Ndour, fredda e precisa nel depositare a canestro due liberi. Il colpo è di quelli da KO che stende una Serbia a cui sembrano mancare le forze fisiche ma soprattutto mentali per reagire e rimettere in carreggiata il match. Negli ultimi dieci minuti di gioco al Nichols e compagne non resta che amministrare il vantaggio e condurre in porto la gara.