Anthony Randolph: "Eurobasket esperienza stupenda. Ora voglio l'Eurolega"

Il lungo del Real Madrid, fresco vincitore di Eurobasket 2017 con la Slovenia, ha parlato dell'esperienza passata con Dragic e compagni e del suo futuro

Randolph (LaPresse)

Randolph (LaPresse)

Madrid (Spagna), 22 settembre 2017 – Il suo nome, dopo la finale di Eurobasket vinta dalla Slovenia, è finito al centro delle polemiche mosse dal commissario tecnico della Serbia Sasha Djordjevic che ha detto “Se Randolph è tanto forte, può giocare per la sua nazionale” alludendo alla naturalizzazione slovena del lungo del Real Madrid, ma Anthony Randolph, perché è di lui che si parla, questo successo vuole proprio goderselo e lo sente anche suo, come è giusto che sia, nonostante ci abbia pensato e non poco prima di accettare questa sfida: “Inizialmente non ero propenso ad accettare la naturalizzazione – ha rivelato il giocatore al portale “The Undefeated” – poi a maggio ho incontrato Nesterovic, il mio agente e Dragic che mi hanno detto che secondo loro io ero il tassello mancante per portare la Slovenia alla medaglia. Ne ho parlato anche con la mia squadra e alla fine abbiamo pensato che fosse la cosa migliore da fare anche per lo sviluppo della mia carriera. L’esperienza ad Eurobasket è stata fantastica anche perché la squadra mi ha accolto molto bene e fatto sentire parte del progetto. Abbiamo fatto un percorso fantastico, c’era un’ottima chimica di squadra e di questo va dato atto anche al c.t. Kokoskov che è uno dei migliori allenatori che mi abbia mai allenato. Ho imparato tantissime cose da lui. La festa al nostro ritorno in Slovenia poi è stata sensazionale. C’erano circa 30.000 tifosi sotto la pioggia ad accoglierci cantando e suonando tamburi e strumenti”. Infine Randolph, che ha firmato lo scorso anno un triennale con il Real Madrid, ha parlato anche del suo futuro: “ Ho appena firmato un rinnovo triennale con NBA escape con il Real e adesso penso solo alla Supercoppa di Spagna che voglio vincere così come l’Eurolega. Al Real Madrid sto molto bene e non credo che tornerò subito in NBA a meno di cose clamorose. La prossima estate si vedrà ma non voglio andare in un posto dove poi faccio panchina anche perché a Madrid hanno accolto molto bene me e la mia famiglia e questo per noi conta”.