Giovedì 18 Aprile 2024

Basket, Kobe Bryant sbarca a Milano: Sono molto legato all'Italia

L'ex giocatore dei Lakers è nel capoluogo lombardo per un clinic con Ettore Messina e un incontro del Mamba Mentality Tour

Kobe Bryant (LaPresse)

Kobe Bryant (LaPresse)

Milano, 22 Luglio 2016 – A Milano oggi è il giorno di Kobe Bryant. L'ex asso dei Los Angeles Lakers – che il 13 Aprile ha ufficialmente giocato la sua ultima partita NBA dopo aver annunciato l'addio al basket giocato già il 30 Novembre e aver di fatto concluso la stagione con una lunga passerella in cui è stato omaggiato da tutte le arene in cui è approdato con i suoi Lakers – è infatti nel capoluogo milanese – l'ultima volta era accaduto 5 anni fa – per la tappa italiana del “Mamba Mentality Tour”, una tournée organizzata da una nota marca di abbigliamento sportivo che vedrà il “Mamba” – soprannome di Bryant – protagonista in Europa anche a Parigi ed Hilversum (Olanda). Tra gli incontri di questa impegnatissim giornata milanese di Bryant c'è anche il tanto atteso clinic che si svolgerà alle 16 al PalaLido con il prezioso contributo del CT azzurro Ettore Messina e vedrà impegnati i migliori under 17 d'Italia.

“Ho deciso abbastanza in fretta di ritirarmi – ha detto Bryant alla conferenza stampa di presentazione dell'evento – mi sono chiesto che cosa volessi fare e mi sono detto che era il momento di fermarsi. Devo ringraziare il basket perché ha cambiato la mia vita e mi ha insegnato ad essere uomo e amico. Da quando ho iniziato a giocare ho amato questo sport e non mi sono più fermato e ho sempre avuto in mente l'ossessione di migliorarmi. La cosa più importante della competizione è non fermarsi mai anche nei momenti difficili e quando si è stanchi. Il rispetto che ho visto nei miei confronti in questi anni è bellissimo e voglio ringraziare tutti. Nella mia carriera ho dovuto superare tante difficoltà ed infortuni ma l'importante è stato non mollare mai e aver accettato anche le paure che si sono presentate di volta in volta. Continuerò a stare in allenamento e giocare con gli amici e i miei figli perché il basket fa parte della mia vita però mi sento di escludere il fatto di tornare a giocare sul serio. Per quanto riguarda i Lakers, li vedo abbastanza bene perché hanno giocatori giovani e di talento. La cosa importante per la pallacanestro, invece, anche quella italiana, è ripartire da giovani e insegnare loro l'attenzione ai dettagli per farli crescere con la giusta mentalità. Spero di poter contribuire insegnando ai ragazzi tutto quello che ho dentro di me. Sono molto legato all'Italia, un paese di storia e passione e sono molto concentrato ad insegnare pallacanestro anche qui e creare scuole che avvicinino i giovani a questo sport. E' importante investire per loro e per farli crescere”.