Basket, Kobe Bryant: "Non mi manca il basket giocato"

L'ex asso dei Lakers è tornato a parlare ad un anno di distanza dal suo ritiro

Kobe Bryant (LaPresse)

Kobe Bryant (LaPresse)

Los Angeles (Stati Uniti), 24 aprile 2017 - A circa un anno di distanza dalla sua ultima partita giocata - il 13 aprile 2016 contro gli Utah Jazz - Kobe Bryant è tornato a parlare del suo addio alla pallacanestro e della sua prima stagione da spettatore. Un po' ha sorpresa però ha ammesso che il basket non gli manca poi così tanto: "La pallacanestro per ora non mi manca. È pazzesco pensare una cosa del genere - ha rivelato Bryant in una lunga intervista alla ABC -. Ho iniziato a giocare all'età di due anni e dopo aver militato per 20 anni tra i professionisti tutto ciò che mi porto dietro oggi è quello che ho appreso sul campo. In realtà il gioco del basket in questi mesi non mi ha mai abbandonato. O meglio fisicamente sì, ma a livello emozionale è sempre parte di me, in quello che faccio e in quello che scrivo".

Tutto però ha una fine: "La cosa che secondo me è importante che capiscano gli atleti delle generazioni future è che tutto ha un finale, anche una carriera. Fa parte del gioco. È difficile porre fine a qualcosa che si è fatto per la metà abbondante della propria vita perché quel qualcosa in un certo senso ti ha reso quello che sei. Bisogna però capire bene quando quel qualcosa non rappresenta più tutto ciò che tu sei".

Ora Kobe sta lavorando ad un progetto cinematografico - un cortometraggio intitolato "Dear Basketball" - che presenterà ad un film festival in California: "Ho cercato di scrivere la storia nella maniera più semplice e diretta per far capire come mi sento e chi sono. Ho cercato di far vedere tutta la mia dedizione per questo sport e tutto l'impegno che ho messo nel giocare per raggiungere certi livelli". 

MATTEO AIROLDI