Martedì 23 Aprile 2024

Italbasket, gerarchie e difesa da sistemare ma c è fiducia

Gli azzurri nella finale dell'Imperial Basketball City Tournament hanno messo in luce alcune carenze che il lavoro in palestra prima di Torino dovrà colmare

Danilo Gallinari al tiro (Ciamillo)

Danilo Gallinari al tiro (Ciamillo)

Bologna, 27 Giugno 2016 -  La sconfitta contro il Canada nella finale dell'Imperial Basketball City Tournament – il test sicuramente più probante ed equilibrato nei valori fino ad ora affrontato dagli azzurri e proprio per questo molto atteso da coach Messina al fine di tracciare un veritiero quadro sulla condizione generale del gruppo – ha messo in luce alcune lacune che in questi ultimi giorni di lavoro prima del preolimpico in programma a Torino dal 4 al 9 Luglio potranno e dovranno giocoforza essere colmate.

A cominciare da quelle difensive, rese lampanti dalla forte sofferenza a rimbalzo (51 a 33 il computo totale) sottolineata anche dal CT a fine gara, e dalla difficoltà nell'anticipare e contenere i tagli in area degli atletici esterni canadesi che sono riusciti ad arrivare facilmente a canestro troppe volte. In attacco invece una buona circolazione della palla, aspetto su cui Messina ha molto insistito ponendolo al centro del suo progetto tecnico-tattico, si è vista soltanto a tratti anche a causa di una condizione fisica dei reduci dalle varie finali scudetto ancora comprensibilmente non eccellente (su tutti Datome, Cinciarini e Melli sono sembrati i meno brillanti contro i nordamericani). Miglioramenti sostanziali - magari già nel match contro Portorico in programma giovedì a Biella – dovranno necessariamente essere apportati anche nelle scelte al tiro (33% complessivo contro i nordamericani), che non dovranno più essere condizionate dall'eccessiva frenesia e dalla poca lucidità come accaduto in qualche occasione ieri, e nella distribuzione delle gerarchie, altro cardine molto caro a Messina che ha tenuto a precisare come i più forti del gruppo debbano essere consapevoli del loro potenziale ma altresì rispettosi del lavoro dei gregari che possono dar loro una preziosa mano per esaltare il talento che possiedono.

Inutile nascondersi, però, i più importanti gradi di leader sono tutti sul petto di Gallinari, anche se contro il Canada l'ala dei Nuggets si è accesa solo a sprazzi, lasciando il proscenio all'assai volitivo Alessandro Gentile, che rappresenta un'altra importante opzione insieme a Belinelli e Datome per sbrogliare partite complicate. Capitolo a parte lo merita l'infermeria che si sta pericolosamente riempiendo con gli ingressi inaspettati di Belinelli, che ha rimediato una frattura all'osso mascellare sinistro ma potrà comunque continuare a lavorare con il gruppo sotto la supervisione dei medici azzurri, e Hackett, uscito claudicante per una botta alla coscia, che vanno ad aggiungersi a Bargnani (out contro il Canada per un guaio al gomito sinistro) il quale fino ad oggi ha potuto entrare in campo soltanto in una delle quattro amichevoli disputate dagli azzurri, facendo aumentare i timori sulle sue condizioni e sull'apporto che potrà dare alla causa azzurra anche alla luce del lungo stop seguito alla separazione dai Brooklyn Nets avvenuta in Febbraio. Le ultime scelte di Messina, che comunicherà i 12 (più due riserve) i quali prenderanno parte al preolimpico dopo il match di Biella, si avvicinano e le sorprese potrebbero non mancare.