Mercoledì 24 Aprile 2024

Basket, colpo di Torino: vicino l'ex NBA Telfair

L'eclettco playmaker classe 1985 è molto vicino a vestire la casacca gialloblu. Alle spalle una lunga carriera NBA e anche un paio di apparizioni sul grande schermo

Sebastian Telfair (LaPresse)

Sebastian Telfair (LaPresse)

Torino, 20 Agosto 2016 – La Manital Torino è ad un passo da un colpo che per il campionato italiano potrebbe rivelarsi a dir poco sensazionale: l'ingaggio di Sebastian Telfair, funambolico playmaker con alle spalle una lunga carriera in NBA dove ha all'attivo oltre 600 gare giocate e più 5300 punti segnati. Il club gialloblu, che a meno di sorprese dovrebbe annunciare il giocatore già nelle prossime ore, è riuscito ha superare la concorrenza molto agguerrita di diversi club europei tra cui la pallacanestro Cantù che nei giorni scorsi aveva sondato la disponibilità del playmaker classe 1985 salvo poi virare su altri obbiettivi. Si completa così il roster dei piemontesi a lungo alla ricerca di un playmaker titolare dopo che le trattative per Sykes, Rowland e l'ex Capo'd'Orlando Boatright non erano andate a buon fine.

La storia di “Bassy” - questo è il soprannome di Telfair che tra l'altro è cugino di Stephon Marbury – è a dir poco singolare. Nativo di Cony Island, New York, Telfair può essere definito uno dei più classici “talenti precoci”: già all'età di undici anni infatti il ragazzo si fa notare per i suoi numeri e il suo talento, diventando uno dei prospetti più seguiti dall'intero paese. Preso dalla Lincoln High School che brucia la concorrenza di diverse altre scuole a stelle e strisce, Telfair guida il team a tre vittorie del campionato consecutive. Nella vita del giovane “Bussy” però non c'è soltanto la palestra della Lincoln High School perché la sua esuberanza e la sua passione sconfinata per la pallacanestro lo portano ad esibirsi anche nei più famosi playground di New York e dintorni dove in poco tempo conquista le attenzioni di tutti. La sua fama di giocatore molto rapido ed eclettico arriva così ben presto anche alle orecchie e agli occhi degli osservatori dei Portland Trial Blazers che decidono di portarlo nel dorato mondo NBA, nonostante il ragazzo non abbia frequentato il college, chiamandolo con la tredicesima scelta del Draft 2004. A causa della grande pressione e delle tante aspettative riposte su di lui e soprattutto di un carattere obiettivamente tutt'altro che semplice, l'ambientamento di Telfair nella nuova realtà  si rivela però tutt'altro che facile e ben presto arrivano i primi problemi con i Blazers. Dal 2006 inizia così per “Bussy” un lungo percorso in varie franchigie (Celtics, Timberwolves, Cavaliers, Raptors, Clippers, Suns e Thinder) – dove però il ragazzo non riesce mai ad esprimere appieno il suo talento – che si conclude con la decisione nel 2014 prima e nel 2015 poi di tentare l'avventura cinese agli Tianjing Ronggang e agli Xinjiang Tigers. Ora per lui – che può vantare anche una carriera sul grande schermo visto il documentario “ Trough the Fire” a lui dedicato e realizzato da ESPN nel 2006 e l'apparizione nel film “Cambio di Gioco” diretto da Andy Fickman – si spalancano le porte dell'Italia e la possibilità di mostrare finalmente al mondo tutte le sue grandi capacità.