La Fortitudo conquista lo scudetto più bello. Rimini battuta 4-0

Baseball. Raul Rivero firma la vittoria. Per UnipolSai è il nono titolo (FOTO)

Baseball, lo scudetto della Fortitudo Bologna

Baseball, lo scudetto della Fortitudo Bologna

Bologna, 30 agosto 2014 – Lo scudetto più bello, firmato da Raul Rivero, il pitcher che aveva tradito gara-uno e gara-tre non sbaglia. Completa un’eliminazione dopo l’altra: la Fortitudo UnipolSai Bologna batte Rimini 4-0 e conquista il suo nono scudetto. Il titolo più bello perché firmato da un gruppo che non si è mai abbattuto nei momenti duri di questa finale e da un manager, Marco Nanni, che non ha sbagliato nulla o quasi, spalleggiato da capitan Liverziani.

Finisce 4-0 con tutto il pubblico del Gianni Falchi in piedi ad applaudire Raul Rivero, il lanciatore che aveva finito in lacrime o quasi gara-uno quando, subentrato al compagno Joey Williamson, sul 5-1, aveva consentito a Rimini di pareggiare, prima del fuoricampo, su Baez, che aveva dato l’incredibile 6-5 ai Pirati.

In una calda notte d’agosto la Fortitudo si dimostra più squadra, aprendo i giochi con un doppio di Juan Carlos Infante. Lì si è capito che Corradini, il lanciatore di Rimini, fenomenale in gara-cinque, era vulnerabile. Soffrendo la Fortitudo ha stretto i denti, raddoppiando grazie a un fuoricampo di Guillermo Rodriguez, votato poi mvp della serie finale. Dopo il 2-0 al terzo inning, spazio solo per i lanciatori. Solo che Catanoso, manager dei Pirati, ruota i suoi, mentre Nanni fa disputare la “completa” a Rivero, che alza gli occhi al cielo, dopo l’ultimo strikeout e ringrazia.

Il pubblico è tutto per lui. Poi l’affetto, sul diamante, è tutto per una Fortitudo che non tradisce e che torna a vincere uno scudetto dopo cinque anni, quattro anni dopo la finale di Parma, che tanti non avevano ancora digerito. E’ la festa di una Bologna che non si arrende alla parola declino, la festa di una Fortitudo che ha una serie di record. Dalle partecipazioni consecutive ai playoff, alle tre coppe dei Campioni negli ultimi quattro anni. “E’ la Bologna che vince sempre”, urla lo speaker Federico Frassinella mentre anche, in tribuna stampa, si stappa spumante. E’ lo scudetto di una squadra che ha saputo stringere i denti, in finale, dopo aver dominato la stagione. Sotto 3-2, con le spalle al muro, la Fortitudo non ha sbagliato nulla, stringendo i denti. La notte è lunga per Bologna. La Bologna di Marco Nanni e Stefano Michelini. La Bologna che sa sorridere al momento giusto e vincere. Ci sono applausi per tutti, anche per il Rimini secondo classificato. Senza astio, senza cattiveria, se non quella sportiva, che c’è stata per nove inning. Ma al termine, tutti insieme, a riconoscere i meriti degli avversari. Dal baseball una bella lezione di sport.

 

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