Bargnani al Baskonia, ultima chiamata?

Dopo 10 anni di NBA, il 2.13 dalle mani d'oro ha imboccato il viale del tramonto o troverà una sua dimensione, anche per la Nazionale?

Andrea Bargnani

Andrea Bargnani

Bologna, 27 luglio 2016 - Andrea Bargnani torna in Europa. Dopo dieci anni di NBA ha lasciato, non rimpianto, la lega più forte. Giocherà a Baskonia, un top team di Eurolega.

I baschi proveranno a rivitalizzare il Mago, che il 26 ottobre compirà 31 anni, e si trova a un bivio. Lasciò l'Italia nel 2006, con lo scudetto cucito sul petto con la Benetton Treviso, l'onore, storico, di essere la prima scelta scelta assoluta della NBA per quell'anno e un talento, quello di un giocatore altro 2.13 capace di tirare da lontanissimo e dotato di mani sapienti, riconosciuto in tutti e cinque i continenti. Lampi di classe si sono sempre visti, ma dopo dieci anni il missile non è andato in orbita e rischia l'oblio nel limbo. Il Mago non diventerà un campione assoluto, ma deve provare a cambiare il corso degli eventi, che lo prospetta su un viale del tramonto pieno di rimpianti.

Bargnani nella sua decade NBA ha incassato più di 73 milioni di dollari di ingaggio (il top, 11,8 milioni nel 2013/14) giocando per 7 anni con i Toronto Raptors, due con i New York Knicks e l'ultima, pessima, stagione con i Brooklyn Nets.

Se il conto in banca è stato all'altezza del suo talento e delle aspettative il suo impatto è stato complessivamente deludente. Il Mago in dieci stagioni ha totalizzato 14.3 punti di media, col 47% da 2 punti e il 35% da 3, ai quali ha aggiunto 4.6 rimbalzi (troppo pochi) e 1,2 assist. Nella sua miglior stagione, nel 2010-11, con i Raptors ha viaggiato a 21.4 punti. Ma non ha "sfondato" mai, anzi, negli ultimi anni sono arrivate solo critiche.

Nazionale. Pure in chiave azzurra, siamo al punto critico. Bargnani può essere il centro titolare, avendo la stazza, ma non l'indole il basket delle nostre latitudini? Come secondo lungo è poco dinamico in difesa? L'impegno non è mai mancato, e pure le belle giocate. Ma il piatto piange. L'esperienza col Saski Baskonia a Vitoria parte con grandi ambizioni. ma sarà anche l'ultimo treno.