Atalanta-Empoli, tensione nel dopo gara. I toscani: "Denis ha rotto il naso a Tonelli con un pugno"

Maccarone denuncia: "Cigarini è venuto da noi e ha chiamato Tonelli, poi è arrivato Denis e gli ha dato un pungo. In più hanno spento le luci. Faremo denuncia". Sarri: "Una roba da Daspo, la Digos ha visto tutto". Marino: "German è stato minacciato di morte"

German Denis (Ansa)

German Denis (Ansa)

Bergamo, 26 aprile 2015 - Il post partita di Atalanta-Empoli si tinge di giallo. Al fischio finale del match di Bergamo, terminato 2-2 dopo il gol al 93' di Denis, si è scatenato un parapiglia nel tunnel che porta verso gli spogliatoi. A raccontarlo sono stati il tecnico dei toscani Sarri e Maccarone che hanno denunciato un vero agguato nei confronti di Tonelli: Denis, secondo il racconto dell'attaccante azzurro, avrebbe colpito con un pugno il difensore toscano. "È accaduto un fatto brutto. Cigarini ha chiamato Tonelli, poi è arrivato Denis e ha dato un pugno a Tonelli. Gli ha rotto il naso. Hanno spento la luce, forse per consentire loro la fuga. Noi faremo denuncia. Mi spiace, c'è violenza fuori dal calcio e poi siamo noi i primi".

SARRI - "Non c'è stata alcuna rissa. Mi hanno raccontato invece un episodio veramente grave. Un giocatore dell'Atalanta ha aperto la porta dei nostri spogliatoi e ha colpito un mio calciatore sul viso. Roba da Daspo, non da squalifica. Ha visto tutto la procura federale e la Digos. Io nomi non ne faccio. Sono cose brutte che dispiace commentare. Preferisco invece parlare della partita. Non ci sono motivazioni per giustificare episodi del genere". 

REJA - Edy Reja ha provato a gettare acqua sul fuoco: "Alla fine c'è tanta adrenalina, magari uno dice una parola di più, qualcuno brontola. Dopo il gol in extremis al momento del rientro negli spogliatoi c'è stato un battibecco. C'era anche un dirigente loro che urlava, non ho capito perché. Ma non è stato niente di eclatante o di difficile da gestire. Qualche spintarella nel tunnel, ma niente di particolarmente offensivo".  

MARINO - Sulla questione è intervenuto anche Pierpaolo Marino, dg dei bergamaschi: "Non ero presente e non ho assistito all'episodio in questione, ma mi sono documentato bene e racconto i fatti. Denis non è un pazzo, uno che decide di fare irruzione negli spogliatoi altrui e che agisce con violenza. Ci sono state chiare e pesanti provocazioni e minacce: è stato minacciato di morte, da Tonelli, sia lui che la sua famiglia. Lui, su quest'aspetto, è vulnerabile, anche perché ha avuto diversi problemi. Siamo felici comunque perché, parlando con i dirigenti dell'Empoli, abbiamo saputo che Tonelli non ha subito alcuna frattura ma solo delle escoriazioni. Per il resto anche i dirigenti dell'Empoli hanno stigmatizzato il comportamento di Tonelli", ha aggiunto il direttore generale dell'Atalanta."Ripeto, Denis non è stato mai un violento. Cigarini non è andato giù in modo proditorio ma solo per accompagnare Denis ed eventualmente per dividere. Chiediamo scusa per il comportamento di Denis, ma sottolineo che l'argentino ha ricevuto minacce pesanti", ha spiegato Marino. "Le luci spente nel sottopasso? Solo un problema tecnico. E' stato spento l'interruttore, perché qualcuno si é appoggiato sopra. Il nostro impianto purtroppo è vetusto: è stato solo un fatto fortuito. Dispiace che possano succedere certe cose, che fanno perdere la testa anche a persone come Denis. Noi ci scusiamo per la nostra parte per il comportamento di Denis; anche Tonelli e l'Empoli devono fare altrettanto per le gravi minacce pervenute al nostro giocatore", ha concluso Marino.