Mercoledì 24 Aprile 2024

Eroico Aries Merritt, oggi bronzo nei 110 hs, poi il trapianto

Domani a Phoenix l'operazione: la sorella gli donerà un rene

Aires Merritt (Afp)

Aires Merritt (Afp)

Pechino, 28 agosto 2015 - Oggi in pista per la gloria, da domani in corsia per la vita. Arries Merrit è a metà della sua grande impresa del 2015.

Ha vinto la medaglia di bronzo una corsa memorabile nella gara dei 110 ostacoli maschili ai campionati Mondiali di atletica in corso a Pechino. Ma il metallo aveva un sapore diverso da tutte le altre, perchè in corsia c'era proprio l'americano Aries Merritt, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra 2012, primatista del mondo della specialità (12.80), da qualche tempo colpito da una grave malattia.

Pronto a scattare nel cervello nel cuore il già programmato intervento chirurgico in una clinica di Phoenix, per un trapianto di rene, che il 2 settembre  gli verrà donato dalla sorella. Merritt ha conquistato la medaglia di bronzo, alle spalle del russo Sergey Shubenkov (12.98), e del giamaicano Hansle Parchment (13.03).

Non è stata e non poteva esserlo una finale come tutte le altre. Gli occhi di tutti erano puntati su Merritt, che ha chiuso la gara con un ottimo tempo, 13.04, e da domani si metterà in pista per una gara ancora più importante contro la malattia.

"E pensare che qui ero venuto più che altro per la mia salute mentale, quasi per distrarmi e non pensare all'operazione. Non credevo di poter andare così forte, visto ciò che mi aspetta, ma non volevo rimanere seduto a casa ad aspettare l'operazione".

Alla vigilia dei Mondiali aveva detto: "Ciò che mi preoccupa non è certo la finale, per la quale devo comunque rimanere concentrato, ma quello che mi succederà dopo. La gara finisce una volta tagliato il traguardo, e ciò che mi fa veramente paura è l'operazione che dovrò fare quando torno a Phoenix".