Martedì 23 Aprile 2024

Tour de France 2018, cacciato Gianni Moscon. Ora rischia una lunga squalifica

La sentenza del Var: l’azzurro ha alzato le mani nei confronti di Elie Gasbert, corridore della Fortuneo, squadra francese che corre grazie all’invito degli organizzatori Tour de France 2018, la tappa 16. Orari tv, percorso e favoriti Tour de France 2018, classifica e risultati dopo la tappa 15

Gianni Moscon al Tour de France 2018 (LaPresse)

Gianni Moscon al Tour de France 2018 (LaPresse)

Carcassonne, 22 luglio 2018 - Dopo aver retrocesso Gaviria e Greipel nello sprint di Amiens, la Var colpisce ancora al Tour de France 2018, stavolta più pesantemente: Gianni Moscon, talento trentino che corre nella Sky della maglia gialla Thomas e di Froome, è stato cacciato dalla Grande Boucle. Dalle immagini esaminate dalla giuria al termine della 15esima tappa, l’azzurro alza le mani nei confronti di Elie Gasbert, corridore della Fortuneo, squadra francese che corre grazie all’invito degli organizzatori: di qui la decisione di cacciare Moscon dalla corsa.

Tour de France 2018, la tappa 16. Orari tv, percorso e favoriti

Tour de France 2018, classifica e risultati dopo la tappa 15

Stando alla versione fornita dal team transalpino, Gesbert è stato colpito dall’azzurro 800 metri dopo la partenza ufficiale della tappa, nel tratto alla periferia di Millau. Ascoltati i direttori sportivi delle squadre coinvolte, i giudici hanno optato per la decisione più severa. Moscon ora rischia una lunga squalifica dall’Uci perché già protagonista di episodi scorretti (al mondiale dello scorso anno fu cacciato per essersi attaccato all’ammiraglia della Nazionale), ma potrebbe incorrere anche in un provvedimento disciplinare da parte del Team Sky, che nella stagione scorsa lo aveva sospeso per insulti razzisti nei confronti di Kevin Reza, anche lui corridore di un team francese, la Fdj.

E sempre a un corridore in forza alla stessa squadra transalpina, lo svizzero Sebastian Reichenbach, è legata un’altra disavventura di Moscon, peraltro risolta in modo felice: alla Tre Valli Varesine dello scorso anno, l’elvetico aveva accusato il trentino di averlo fatto cadere volontariamente, provocandogli gravi lesioni. Dopo un procedimento durato quasi dieci mesi, lo scorso 20 giugno l’azzurro è stato assolto dalla Commissione Disciplinare dell’Uci: la stessa che, dopo questa vicenda al Tour, ora tornerà ad occuparsi di lui.