Oropa, i segreti della salita del Giro d'Italia 2017 (e l'impresa di Pantani)

Prima parte semplice, poi tre chilometri duri. Nel 1999 il Pirata regalò qui una delle rimonte più entusiasmanti del ciclismo moderno Ordine d'arrivo di Tortona. Classifica generale aggiornata prima di Oropa

L'impresa di Marco Pantani a Oropa

L'impresa di Marco Pantani a Oropa

Oropa, 19 maggio 2017 - Il terzo arrivo in quota del Giro d'Italia 2017 regala un primo assaggio di Alpi con una frazione breve, da Castellania che diede i natali a Fausto Coppi fino al Santuario di Oropa. Giornata caratterizzata da una sola salita, che di per sé non dovrebbe far grandi differenze: dipenderà ovviamente dall’interpretazione dei solisti.

Di quelli che si sono esibiti in passato, il più noto è Marco Pantani, che nel 1999 affrontò l’ascesa dopo un guaiomeccanico che gli fece metter piede a terra all’imbocco: la sua rimonta, nella quale superò 49 rivali prima di arrivare a braccia alzate, è una pagina di storia. La salita verso Oropa è molto semplice nella prima parte salvo poi diventare più impegnativa nella seconda, dove ci sono tre chilometri che toccano pendenze all’8 per cento. Verso il finale la strada spiana ancora leggermente, ma non è certo negli ultimi metri che si possono scavare distacchi.

Ordine d'arrivo di Tortona. Classifica generale aggiornata prima di Oropa

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L'IMPRESA DI PANTANI NEL 1999