Alonso a casa del nemico: in Giappone lo vuole la Honda

La casa nipponica affiancherà la McLaren: domenica si corre a Suzuka e Fernando è nel mirino

Fernando Alonso (Ap)

Fernando Alonso (Ap)

Maranello, 1 ottobre 2014 - L’ossessione della Honda per Fernando Alonso nasce da una equazione non da tutti condivisa: lo spagnolo uguale a Ayrton Senna. Il leggendario brasiliano è un mito per l’azienda giapponese, che con il suo motore installato sulla McLaren spinse il paulista verso la conquista di tre mondiali. Ora il colosso nipponico sta per rientrare in F1 proprio con McLaren e così è nata l’idea di strappare il fidanzato di Dasha alla Ferrari. Operazione non semplice, però nemmeno impossibile. Proviamo a mettere insieme i tasselli del mosaico.

1) Alonso ha ancora due anni di contratto con la Rossa. Ma è deluso, frustrato, triste. Sa di aver dato il 101% alla causa di Maranello, con esiti modesti a lui certo non imputabili. Da qui la tentazione di cambiare aria.

2) In Ferrari, tranne l’usciere, hanno cacciato praticamente tutti. Via Domenicali, via Marmorini, via Montezemolo. E via col vento di una gestione Marchionne-Mattiacci interamente da verificare sul terreno, accidentato, dei Gran Premi. Prospettive incertissime, se il lettore mi concede di esser schietto.

3) Ufficialmente Marchionne e il suo pullover si insediano alla presidenza del Cavallino il 13 ottobre. Il mega-manager ha già detto che spetta a Fernando far conoscere le sue intenzioni, perché comunque alla Ferrari non interessa trattenere con la forza un pilota demotivato.

4) Mattiacci sta sulla stessa linea. Mattiacci è un novizio ma non è un babbeo. Non discute l’Alonso-pilota, semmai ha dubbi sul carattere del personaggio. L’alternativa sognata è Vettel (difficile), l’opzione ‘casalinga’ è Jules Bianchi, oggi in Marussia. Raikkonen invece resterà, salvo cataclismi. Tanto, in pista anche il 2015 sarà una stagione in salita.

5) Ma a Fernando conviene accettare la corte dei giap? Attualmente la McLaren, che pure dispone della mitica power unit Mercedes, riesce nella straordinaria impresa di andare più piano della Rossa. Va bene che arriva la Honda, ma il rischio di un salto nel buio è enorme. Alternativa per lui: un anno sabbatico, aspettando si aprano spazi in Mercedes o Red Bull. Mah.

6) Finito l’amore, tra Alonso e Ferrari potrebbe resistere, su basi nuove, un solido matrimonio di interessi. L’idea non dispiace a Marchionne, che notoriamente bada al sodo. Intanto la F1 dove va? In Giappone, a Suzuka, tempio Honda. Chissà quante chiacchiere, in questo week end…