Martedì 16 Aprile 2024

Il jukebox fa scintille quando è postmoderno

Successo per la data romana del Postmodern Jukebox, progetto dell'americano Scott Bradlee

Il collettivo del Postmodern Jukebox

Il collettivo del Postmodern Jukebox

Roma, 5 aprile 2017 _ Sono nati come fenomeno video, con visualizzazioni record delle loro esibizioni. Ma essendo musicisti di ottimo livello, è stato fatale che salissero sul palcoscenico. Risultato: dagli Stati Uniti stanno facendo un tour in Europa. Anzi due tour in contemporanea. Infatti il Postmodern Jukebox non è un gruppo come altri. Nato da un'idea del pianista e arrangiatore Scott Bradlee, il Pmj è un progetto, un collettivo di musicisti che interpreta hit attuali e del passato recente che Bradlee ha arrangiato in stile del primo novecento. Quindi swing innanzitutto, ma anche jazz (dixieland e bop) e rhythm'n'blues. Lo spettacolo dal vivo è pensato proprio per far vivere il pubblico in un'atmosfera del passato ma contando sull'effetto sorpresa nel lanciare il tema del brano conosciuto in una versione totalmente diversa dal solito. Uno schema che si è ripetuto anche all' Auditorium Parco della Musica di Roma nella prima delle due date italiane (la seconda a Milano il 5 aprile, Teatro della Luna di Assago). Uno show che riprende lo schema della revue americana con una sezione strumentale (pianoforte, contrabbasso, batteria, sax e clarinetto, trombone), cinque cantanti che si alternano fra loro e una ballerina di tip tap.

L'energia non manca e i ritmi sono serrati per non far perdere l'attenzione sul palco da parte di un pubblico motivato nel quale non mancavano coloro vestiti anni '30.  I brani? tutti noti a partire da Creep dei Radiohead a My Heart Will Go On di Celine Dion, da I Will Survive di Gloria Gaynor a We can’t stop di Miley Cyrus, da Call Me Maybe di Carly Rae Jepsen alla splendida versione di All About That Bass (mancava però la fantastica cantante-contrabbassista Kate Davis presente in un loro video) di Meghan Trainor. La qualità musicale non è mancata anche se il Pmj punta soprattutto su uno spettacolo piû ampio e con la voglia di divertire. Un obiettivo centrato, con l'entusiasmo alle stelle del pubblico romano. C'è stato solo un rimpianto, quello di non vedere Scott Bradlee in azione. Alla prossima!