Monica Cerutti e Aldo Reschigna (Ansa)
Torino, 20 ottobre 2014 - Imputazione coatta per una decina di ex consiglieri regionali del Piemonte nell'inchiesta sui "rimborsi facili". Tra questi ci sono anche Monica Cerutti e il vicepresidente Aldo Reschigna, assessori della giunta regionale del Piemonte guidata da Sergio Chiamparino. Per loro il gip Roberto Ruscello ha disposto l'imputazione coatta nell'inchiesta sulle "spese pazze". Delle richieste di archiviazione presentate dalla procura di Torino, il gip ne ha accolte solo sei, fra cui quella dell'ex governatore (oggi europarlamentare) Mercedes Bresso. L'imputazione coattiva disposta dal gip Roberto Ruscello riguarda anche il segretario regionale del Pd, Davide Gariglio, oggi capogruppo dei democratici a Palazzo Lascaris.
I PROSSIMI PASSAGGI - Dieci giorni a partire da oggi per formulare il capo di imputazione: è l'ordine che il gip ha impartito alla procura di Torino per dieci indagati della passata legislatura. Il provvedimento riguarda Fabrizio Comba, Giampiero Leo, Gianluca Vignale, Luca Pedrale (area centrodestra) e, per il centrosinistra, Eleonora Artesio, il capogruppo e segretario piemontese del Pd Davide Gariglio, l'onorevole Stefano Lepri, Angela Motta, Aldo Reschigna, attuale vicepresidente nella giunta guidata da Sergio Chiamparino, e Monica Cerutti, attuale assessore alle Pari opportunità. I pubblici ministeri dovranno chiedere il rinvio a giudizio degli interessati. L'udienza preliminare, che sarà celebrata da un altro giudice, stabilirà se dovranno essere processati o no.
CHIAMPARINO - "Al momento non c'è ancora nessun rinvio a giudizio", sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. "Appena la notizia è emersa i due assessori hanno subito messo a disposizione le loro deleghe, che io ho respinto nel modo più netto". "Ho piena fiducia in loro", ha aggiunto.