Giovedì 18 Aprile 2024

La polemica insensata sulle parole

Un’annosa polemica sulle parole ha stabilito l’inagibilità di finocchio, frocio, culattone, checca, recchione, cari a una consuetudine popolare che non ha mancato di farsi letteraria, per sostituirli con i neutrali omosessuale o gay

Un’annosa polemica sulle parole ha stabilito l’inagibilità di finocchio, frocio, culattone, checca, recchione, cari a una consuetudine popolare che non ha mancato di farsi letteraria, per sostituirli con i neutrali omosessuale o gay. Potrei convenire, ma non vedo la differenza. Di un eterosessuale privilegio la persona, e non specifico l’orientamento sessuale. Delibando sulle più opportune e corrette denominazioni, anche la più neutrale omosessuale, io opero comunque una discriminazione, perché riferendomi a un eterosessuale, non lo qualifico come tale, ma per quello che fa, per quello che pensa, per quello che dice. Finché non si trascurerà il riferimento alla sfera sessuale non si supererà la discriminazione.