Biennale, porte chiuse ai capolavori

Ci devono essere veramente delle capre cieche fra gli esperti che, alla Biennale d’antiquariato di Firenze, hanno escluso, tra gli altri, due dei pezzi più notevoli dell’esposizione @VittorioSgarbi

Ci devono essere veramente delle capre cieche fra gli esperti che, alla Biennale d’antiquariato di Firenze, hanno escluso, tra gli altri, due dei pezzi più notevoli dell’esposizione: una «Sacra conversazione» di Boccaccio Boccaccino, schedata dal massimo studioso del pittore, Marco Tanzi; e una «Adorazione dei magi» del ferrarese Garofalo, nella piena maturità, pubblicata da Anna Maria Fioravanti Baraldi. Due capolavori censurati da ignoranti che si fanno chiamare professori, e vivono delle prebende dei mercanti amici, penalizzando i bravi antiquari, dotati talvolta di notifiche del Ministero, che paradossalmente limitano la libera circolazione ma non tutelano sulla autenticità delle opere. I camerieri dei mercanti sono più autorevoli dello Stato?

@VittorioSgarbi