Abbiamo perso le bellezze che abbiamo ancora

È sempre più doloroso pensare alla quantità di bellezze e di storia, conservate nel nostro paese e chiuse in musei, palazzi e chiese, come tesori inaccessibili all’ignoranza inconsapevole di chi non lo sa e non le vede, benché siano a disposizione di tutti. Il presente è povero e vile, offre meraviglie della tecnologia, ma costringe a vite ripetitive e miserabili, dove tutto è uguale. Dalla miseria che il mondo ci offre, basta entrare in una chiesa, a Pietrasanta come a Benevento, a Molinella come a Pisogne, e ci viene incontro un mondo di intelligenza, di invenzioni, di fantasie, che ci fanno capire la grandezza che abbiamo alle spalle e che sembra essersi allontanata per sempre. Abbiamo perso ciò che abbiamo ancora. E non sappiamo né di averlo né di averlo perso. In questa nebbia naufragare non è dolce.

@VittorioSgarbi