“Roma. Il bagno degli sposi nel fontanone del Gianicolo. Sfregio senza fine alla bellezza”: così titola la Repubblica, scambiando il divertimento per vandalismo. Dal bagno letterario di Anita Ekberg nella fontana di Trevi, esaltato nella memoria, allo spirito di Venere Anadiomene che dal dipinto di Botticelli arriva al bagno propiziatorio degli sposi di oggi. Venere esce dalle acque, e a tutti piace. Venere è simbolo di bellezza. Come si può parlare di sfregio? Alcuni episodi, di libertà e richiamo al mito, vengono trattati come scandalo nell’Italia violata da nuvole di Fuksas, tribunali di Firenze, piazze Verdi alla Spezia, regolarmente autorizzati.
SI LEGGE sul giornale: «Il book di nozze nel fontanone arriva pochi giorni dopo gli ultimi bagni nella fontana di Trevi. Qui, solo poco più di un mese fa, Adrian Pino Oliveri, sedicente performer,è entrato nella fontana. Multa di 450 euro. Pochi giorni dopo, alcuni turistidalla Danimarca erano stati sorpresi nella fontana dei due mari al Vittoriano. A inizio aprile, infine,un ragazzo romano, ha fatto il bagno seminudo, nella fontana di Trevi» E che male c’è? Le fontane servono a dare ristoro. Invece della multa si potrebbe applicare una tariffa per consentire i bagni degli sposi. Altri episodi vengono ritenuti «atti intimidatori»: così il sindaco di Sasso Marconi ha definito i blitz di chi ha dato fuoco alle colonne del controllo autovelox. A Baricella oscurati i rilevatori di velocità con una bomboletta spray. Il sindaco spiega: «Solo a turno una delle colonnine ha all’interno l’autovelox per sanzionare». Più criminali i vandali o gli amministratori che usano le colonnine come deterrente, per indurre gli automobilisti a rallentare? Insensatezza e soldi pubblici buttati. Le fontane sono fatte per bagnarsi e le autostrade per correre, con prudenza. Perché in Germania non ci sono autovelox?