Martina Caironi, da Budrio a Rio per la nostra Bolt al femminile

Oro per la Caironi nei 100 metri piani alla Paralimpiade di Rio, lei che dopo l'incidente ripartì dalle protesi create a Budrio.

La Caironi in trionfo

La Caironi in trionfo

Rio de Janeiro, 18 settembre 2016 - L'Italia trova il suo decimo oro alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro grazie alla sua Bolt al femminile. Martina Caironi ha trionfato nei 100 metri piani categoria T42, e ancora una volta ha abbattuto il muro dei 15 secondi chiudendo in 14"97. E pensare che, come ha ammesso la stessa Caironi a fine gara, ha rischiato di perdere la protesi, questo l'ha indotta a rallentare nel finale per controllare dove fosse tedesca Low, seconda con 15"17. Terza l'altra azzurra Graziana Contraffatto con 16"30. 
 
La storia di Martina è dal 2007 legata a Bologna. Nata ad Alzano Lombardo nel 1989, la Caironi, in seguito ad un incidente stradale, perde la gamba sinistra a 18 anni. Dopo la prima protesi Ottobock utile per camminare, Martina decide di affacciarsi all'atletica paralimpica (prima praticava pallavolo) grazie ad una protesi costruita su misura a Budrio, in provincia di Bologna. Da lì inizia la sua carriera con il primo titolo italiano nel 2010 e quello mondiale nel 2011. L'anno dopo la Cairono trionfa a Londra alla sua prima paralimpiade scendendo sotto il muro dei 16 secondi, a testimoniare come in questi 4 anni abbia dovuto allenarsi duramente per migliorare di un secondo i suoi tempi. Nel 2013 un altro oro mondiale sui 100, mentre nel 2015 arriva il record del mondo con 15"05. A Rio è stata anche portabandiera nel primo atto di questa Paralimpiade, nella notte ha trionfato sull'ultima scena: nella gara regina dei 100 metri.