Venerdì 19 Aprile 2024

Giornata memorabile grazie anche a Berruto "regista" dimenticato

QUALUNQUE sia l’epilogo della finale stellare tra Italia e Brasile sotto rete, di una cosa abbiamo certezza: l’epica battaglia tra gli azzurri del volley e gli americani entra di diritto tra le grandi, memorabili storie dello sport che si fa vita, che diventa specchio della vita. E allora, lasciatemi dire che alla nostra quotidianità appartiene, anche, il senso e il sale della ingratitudine.

Mi spiego. C’è un uomo che, forse più di chiunque altro, ha contribuito a mettere insieme il mosaico meraviglioso dell’Italvolley 2016. Si chiama Mauro Berruto. Fino a un anno fa era il Ct della nazionale. È stato lui a battersi per avere in azzurro Osmany Juantorena, il fenomeno cubano che gioca nella Lube, nonostante tante opposizioni. 

Per vicende di spogliatoio (e non solo) che adesso non mi interessa rispolverare, oggi Mauro Berruto guarderà la partita alla televisione. Tiferà con il cuore per i suoi ex allievi, essendo una bella persona. E invece su di lui è caduta la Damnatio memoriae.  Capita a chi ha ragione troppo presto. Meglio: non basta aver ragione, bisogna che qualcuno te la dia.

Ma meriterebbe di stare qui e sottrarlo alla indifferenza dell’oblio è il minimo che potessi fare, in un giorno tanto emozionante per lo sport italiano e per la pallavolo.