Processo a Messi. Maradona: "Premiato per marketing". Mourinho lo difende: "Resta un grande"

L'ex Pibe de Oro critico anche con Sabella: "Quella dell'Argentina una sconfitta che fa male al cuore. Togliere Lavezzi e mettere Aguero è stato un errore". Lo Special one: "Resta un giocatore storico"

Diego Armando Maradona (Ansa)

Diego Armando Maradona (Ansa)

Rio de Janeiro, 14 lugglio 2014 - Dopo il ko dell'Argentina nella finale del Mondiale con la Germania, anche Diego Armando  Maradona abbandona Lionel Messi. L'ex 'Pibe de Oro' ha criticato la Fifa per aver assegnato proprio alla 'Pulce' il premio come miglior giocatore della manifestazione. "Non è giusto che qualcuno ottenga un premio che non avrebbe dovuto vincere solo per un piano di marketing. Lo meritava James Rodriguez".

Maradona è stato critico anche con Sabella, messo sotto accusa per i cambi effettuati durante la partita: "Non capisco - ha detto - perché far uscire Lavezzi e far entrare un Aguero fuori forma. Se poi togli Perez e fai entrare Gago è evidente che vuoi pareggiare. La Germania ha tolto Klose per Goetze perché voleva vincerla".

Archiviato il discorso tecnico, Maradona non ha nascosto che la sconfitta è da considerare "una tristezza che fa male al cuore. Mi dispiace per il mio paese, mi ha fatto male all'anima il gol di Goetze - aggiunge -. Credo che l'Argentina fosse un po' senza gambe ed è da lì che i carri armati tedeschi hanno tratto una forza che non avevano. Facendo un quadro generale, credo che l'Argentina avrebbe meritato almeno di arrivare ai rigori. Se la Germania ha vinto, lo ha fatto in virtù di un malinteso della difesa dell'Argentina". Ai brasiliani invece ha detto: "Abbiamo perso la finale subendo un gol. Voi invece avete tifato per chi ve ne ha rifilati sette e questa è una cosa che non dimenticherete mai".

MOURINHO: "RESTA UN GRANDE GIOCATORE" - Diverso il pensiero di José Mourinho, altro opinionista d'eccezione del Mondiale: "E' ancora un giocatore storico. Non ha bisogno di essere campione del mondo per essere un grande giocatore, specialmente in questi ultimi 10 anni. Per me Pelè è Pelè e Maradona è Maradona. Non mi piace paragonare giocatori di differenti generazioni". Il tecnico portoghese piuttosto punta il dito sulla decisione di Sabella di sostituire nell'intervallo Lavezzi: "Posso solo pensare a un infortunio - sottolinea Mourinho - nel primo tempo l'Argentina ha giocato con un 4-4-2 così compatto che  Messi poteva addirittura camminare in campo, avendo poi gambe fresche ed energie quando aveva la palla tra i piedi. Invece per qualche motivo con l'ingresso di Aguero l'Argentina ha giocato con il 4-3-3 e  Messi ha dovuto correre molto di più; la squadra ha perso equilibrio ed energia".