Giovedì 25 Aprile 2024

Contro la Germania serve un super Messi, ma noi tifiamo Rizzoli

Questa finale brasiliana senza il Brasile, forse è un po’ meno finale, sicuramente non è quello che il mondo (anche noi) si aspettava. Pazienza, ce ne siamo già fatti una ragione. Del resto il secondo Maracanazo (come il primo) è figlio della presunzione di chi pensa di avere inventato il calcio, ma il calcio non si fa inventare da nessuno. Neanche dai brasiliani.

Non a caso in finale ci sono Germania e Argentina, la sintesi perfetta di questo mondiale e forse anche del gioco del pallone. Sono le nazionali più forti, quelle che sanno essere spettacolari quando serve, equilibrate e concrete sempre. I tedeschi rispetto all’Argentina sono più squadra, con maggiori alternative tecniche e tattiche. Nessun fenomeno, ma tanti giocatori fortissimi.

Gli argentini hanno il migliore, il più bravo, il più grande: Lionel Messi. Per la verità in Brasile non s’è ancora visto nella sua massima espressione calcistica, ha vivacchiato, gli restano novanta minuti per decidere se questo sarà o non sarà il suo mondiale. La storia lo aspetta. Solo una sua giocata potrà cambiare il corso di una partita senza pronostico nonostante la pazzesca Germania che in semifinale ha sbriciolato una squadra, una nazione e un sogno. Argentina e Germania in fondo sono molto italiane e questo fa ancora più rabbia. Entrambe giocano quel calcio che una volta ci apparteneva, difesa d’acciaio, centrocampo pratico, un po’ di fantasia e grande capacità di ribaltare l’azione. Poi sono arrivati i Santoni del Nulla e i risultati li abbiamo visti. Purtroppo.

Una piccola-grande consolazione ce la regala l’arbitro Rizzoli, un pezzo d’Italia che funziona. Non ci resta che fare il tifo per lui, ma lo facciamo molto volentieri perché vedere Rizzoli stasera al Maracanà, lo stadio del mito, deve dare forza alla parte sana del nostro calcio. E del nostro paese. In fondo non è tutto da buttare, ci sono ancora persone serie, di talento, capaci di sacrificarsi per un obiettivo senza pensare solo al business. E se l’Argentina ha un Papa e la Germania un Papa Emerito dalla sua parte, non è certo per merito divino se il calcio in quei paesi funziona: certe volte i papi vanno anche inventati.