Gli Springboks al Golf Padova

I giocatori della nazionale di rugby sudafricana, impegnati sabato in un test-match con gli azzurri, si sono rilassati giocando a golf con uan rappresentativa italiana

Springboks al Golf Padova

Springboks al Golf Padova

In Sud Africa, dove il rugby è lo sport per eccellenza, la nazionale è la squadra più famosa. Da sempre contende alla Nuova Zelanda, ai mitici All Blacks, il primato del rugby mondiale. In questi giorni gli Springboks, come viene chiamata nazionale sudafricana dal nome di una gazzella che vive nelle immense savane di quel paese, sono in Italia, a Padova per la precisione, dove sabato 22 novembre affronteranno gli azzurri in un test-match.

Tra allenamenti e riunioni tecniche, però, alcuni giocatori del Sud Africa hanno trovato il tempo per rilassarsi giocando a golf, uno sport piuttosto diffuso tra i rugbysti sudafricani. Grazie al lavoro di relazioni messo in campo da Fabrizio Sintich, “pro” presso il Golf Club Padova ed ex nazionale di rugby, è stato possibile allestire una sorta di sfida tra Italia e Sud Africa sui green, quale simpatica anticipazione del confronto rugbystico in calendario allo stadio padovano Euganeo. A rendere possibile l’evento è stata anche la disponibilità del Golf Club Padova che ha ospitato la ventina di rugbysti-golfisti, tra sudafricani e italiani, che hanno dato vita a questo appuntamento.

Per il Sud Africa si sono presentati, tra gli altri, il capitano Jean De Villiers, 104 volte nazionale, uno dei centri più forti del mondo e il gigantesco seconda linea Victor Matfield, 203 cm. per 120 kg., che vanta un record di 119 presenze con la maglia verde-oro del Sud Africa. De Villiers gioca un buon 16 di handicap, ma, come ammette lui stesso, ha poco tempo da dedicare al golf. Se la cava meglio, invece, Matfield con il suo handicap 9, partito dal Sud Africa per questa tournèe europea (gli Springboks hanno già incontrato Irlanda e Inghilterra e dopo gli azzurri dovranno affrontare il Galles) con la sacca da golf al seguito, giusto per tenersi in allenamento. Assieme a questi due mostri sacri del rugby sudafricano c’erano anche l’estremo Johan Goosen, l’apertura Morne Steyn, il pilone Coenie Oosthuizen e il tallonatore Adriaan Strauss. A completare la squadra c’erano anche l’estremo Stefan Basson, un sudafricano che da sei anni gioca a Rovigo, e Marius Goosen, anche lui proveniente dal Sud Africa, ma da sette stagioni a Treviso, dapprima come giocatore e adesso come tecnico.

La rappresentativa azzurra vedeva l’ex nazionale del Petrarca, nonché ex vice presidente federale, Fulvio Lorigiola, i due gemelli trevigiani Riccardo e Gilberto Pavan, che giocano con la franchigia celtica delle Zebre, il padovano Marco Barbini, terza linea del Benetton Treviso, l’altra squadra italiana in Celtic League, Nicola Sintich, ala del Viadana, l’ex petrarchino Tommaso Ragazzi e l’ex terza linea del Rovigo, Roberto Roversi.

L’idea iniziale era quella di sommare gli score migliori per determinare la squadra vincitrice, ma nel corso dell’inevitabile “terzo tempo”, tra le deliziose portate servite dall’ottimo ristorante del circolo padovano, si è deciso di buttare gli score in un cestino e gustarsi  il menù, la bella giornata e la splendida compagnia nel segno dello spirito rugbystico più classico.