John Deere: Spieth poker

L'americano conquista il quarto successo in stagione e ora vola a St Andrews per il terzo major dell'anno. È lui l'uomo da battere.

Jordan Spieth

Jordan Spieth

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EPILOGO: Jordan Spieth ha siglato il quarto successo stagionale e il quinto in carriera imponendosi con -20. Il quasi 22enne di Dallas ha faticato nel giro conclusivo, ma quando sembrava che ormai il titolo fosse di Tom Gillis, leader in lcub house grazie a un giro in 64 colpi, ha cambiato passo. Da gran campione qual è, lo ha agganciato recuperando nell’arco di cinque buche i quattro colpi di ritardo che accusava e poi lo ha superato con un par alla seconda buca di spareggio.

Sono rimasti fuori dal playoff per un colpo il neozelandese Danny Lee e Zach Johnson, terzi con 265 (-19). Al quinto posto con 266 (-18) Chris Stroud, Johnson Wagner e Justin Thomas, al 18° con 272 (-12) il fijiano Vijay Singh, al 24° con 273 (-11) Brian Harman, campione uscente, al 28° con 274 (-10) lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e al 35° con 275 (-9) Kevin Kisner. Ha ceduto lo svedese Jonas Blixt, 62° con 281 (-3).

Spieth ha vinto questo torneo, già suo nel 2013, per la seconda volta, e ha portato, come detto, a quattro i successi stagionali dopo aver già intascato il Masters, l’US Open, ossia due major, e il Valspar Championship. Era dal 2000 che un giocatore non si assicurava quattro titoli sul PGA Tour prima dell’Open Championship e a farlo era stato Tiger Woods.

Con la vittoria, che gli ha reso 846.000 dollari su un montepremi di 4.700.000 dollari, Spieth ha fatto anche un altro notevole passo avanti nella rincorsa a Rory McIlroy, leader del World Ranking: ora con 11,30 punti vede il nordirlandese (p. 12,52) che, fermo ai box per un infortunio alla caviglia subito giocando a calcio, è destinato a lasciargli il trono. Nell’Open Championship, a St. Andrews (16-19 luglio) dove sarà il super favorito, Spieth avrà occasione di centrare il terzo major stagionale. Se ci riuscirà, potrà poi puntare nel PGA Championship (13-16 agosto) a conquistare i quattro major nella stessa stagione. L’unico a riuscirci è stato Bobby Jones nel 1930.

TERZO GIRO: Se il giro d'apertura aveva fotografato uno Spieth poco concentrato, le due tornate centrali hanno regalato dei colpi, e relativi score, da numero uno al mondo. Dopo essere risalito sino al 16° posto con 64 nel secondo giro, il numero due al mondo ha realizzato un impressionante 61 con i quale è balzato in testa. Tre birdie e un eagle sulle prime nove buche e altrettanti sulle seconde nove con parziale di -4 nelle ultime tre buche. Un gioco perfetto che gli ha permesso di ipotecare la vittoria grazie al totale di -17 e due colpi di vantaggio su Danny Lee, arrivato al secondo posto grazie a un eccellente 62. 

Il trio americano composto da Stefani, Thomas e Wagner segue a -14. I tre possono ancora competere per il titolo che però può essere perso solo dallo stesso Spieth. Tutta da verificare la correttezza della scelta di preparare l'Open Championship negli States, su un percorso totalmente diverso da quelli scozzesi. Il riscontro tra 5 giorni

SECONDO GIRO: Jordan Spieth ha cambiato marcia e con un ottimo 64 (-7) e lo score di 135 colpi è balzato dal 101° al 16° posto. Spieth ha realizzato un eagle, sei birdie e un bogey, ha colto dieci fairways su 14 e 13 green su 18 e ha toccato la palla con il putter 25 volte.    È rimasto da solo in vetta con 130 (-12) Justin Thomas, seguito a un colpo da Johnson Wagner e da Tom Gillis (131, -11) e a due da Scott Pinckney, Daniel Summerhays e da Will Wilcox (132, -10). Sono all’11°  posto con 134 (-8) Zach Johnson e Steve Stricker e hanno lo stesso punteggio di Spieth anche Brian Harman, campione uscente, Nicholas Thompson, in vetta con Thomas dopo un giro, e il fijiano Vijay Singh. Al 22° con 136 (-6) Kevin Kisner, lo svedese Jonas Blixt e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño. E’ uscito al taglio, caduto a 138 (-4), il sudafricano Retief Goosen (147, +5).

PRIMO GIRO: Se nella stagione il giovane americano avesse dovuto scegliere un torneo da concludere in anticipo, probabilmente questo sarebbe stato il John Deere Classic. Spieth vi sta prendendo parte a sette giorni dal terzo major della stagione, che lo vede tra i favoriti, e ha concluso il primo giro in stretto par, score che sul tour americano significa disastro. Infatti occupa il 101° posto e rischia di concludere prematuramente il torneo. Poco male, potrà volare in Scozia con due giorni di anticipo, smaltire il fuso orario e entrare in clima Open. 

Sono al comando, con lo score di -8, Justin Thomas e Nicholas Thompson seguiti a un colpo da Charles Howell III e Luke Guthrie.

PROLOGO: Jordan Spieth, numero due mondiale, ha preferito preparare in patria l’Open Championship partecipando al John Deere Classic (9-12 luglio), torneo del PGA Tour che si svolge al TPC Deere Run di Silvis nell’Illinois. 

Hanno preso la stessa decisione Zach Johnson, Robert Streb, Kevin Kisner, che sta divenendo uno specialista nel perdere i playoff (tre in poco tempo), Ben Curtis, lo svedese Jonas Blixt e il sudafricano Retief Goosen. In gara anche Brian Harman, campione uscente, il coreano K.J. Choi, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e il fijano Vijay Singh.

Il montepremi è di 4.700.000 dollari con prima moneta di 846.000 dollari.